CATANZARO Un’altra vittoria, probabilmente quella definitiva, del Sant’Anna Hospital di Catanzaro nella lunga controversia in sede di giustizia amministrativa contro la terna commissariale che ha gestito l’Asp di Catanzaro fino a un paio di mesi fa. La terza sezione del Consiglio di Stato ha respinto oggi il ricorso presentato dall’Azienda sanitaria provinciale contro la sentenza del Tar Calabria che, ad aprile scorso, aveva censurato la decisione dell’Asp di negare la sottoscrizione del contratto 2020 alla clinica catanzarese. Con quella decisione infatti l’Asp, allora in gestione commissariale, aveva disposto la non contrattualizzazione con il Sant’Anna «sino al completo chiarimento della situazione ancora sub judice», cioè fino alla conclusione dell’inchiesta “Cuore Matto” condotta dalla Procura di Catanzaro contro il vecchio management della clinica catanzarese con riferimento a presunte condotte illegali legate all’Utic del Sant’Anna. Con l’ultima decisione il Consiglio di Stato, accogliendo la tesi della difesa del Sant’Anna rappresentata dall’avvocato Alfredo Gualtieri, richiama un provvedimento di accreditamento dell’Asp prendendo «atto del parere favorevole “con prescrizioni” al mantenimento dei requisiti di accreditamento reso il 12 gennaio 2021 dalla Commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro, e della successiva deliberazione numero 301 del 9 marzo 2021 della stessa Asp di Catanzaro che ha, tra l’altro, preso atto dell’avvenuta ottemperanza della struttura alle prescrizioni contenute nel precedente verbale del 9 dicembre 2020».
Secondo il Consiglio di Stato «il provvedimento di accreditamento, che richiama finanche le risultanze del procedimento penale denominato “Cuore matto” (che l’azienda appellante ha posto a fondamento del diniego di contrattualizzazione), non soltanto ha accreditato la struttura per l’anno 2020, ma è giunto a tale conclusione dopo avere analiticamente esaminato la situazione (non solo di diritto, ma anche di fatto) condizionante tale effetto: concludendo nel senso del superamento, allo stato, delle possibili criticità. È allora evidente – proseguono i giudici amministrativi di secondo grado – che il provvedimento dell’Azienda relativo alla contrattualizzazione non può porre in discussione un requisito già positivamente accertato dall’autorità competente: peraltro all’esito di un procedimento che, sul piano soggettivo, ha visto la partecipazione istruttoria della stessa azienda». In sintesi, per il Consiglio di Stato «la vera ragione per cui l’Asp ha rifiutato la contrattualizzazione per il 2020 risiede pertanto nel procedimento penale che ha interessato la struttura in questione: esso, tuttavia, non può costituire, allo stato, valido motivo per il diniego di contrattualizzazione». Sulla base di queste considerazioni il Consiglio di Stato, mettendo praticamente in sicurezza l’accreditamento del Sant’Anna, dà ragione alla clinica catanzarese, che così segna un altro round, probabilmente l’ultimo, a proprio favore nella lunga vertenza contro l’Asp a guida commissariale, vertenza che si è peraltro stemperata dopo l’addio della commissione straordinaria dell’azienda e la nomina del dirigente generale facente funzioni Ilario Lazzaro: oggi i rapporti tra l’Asp e la clinica catanzarese, che per mesi è stata sull’orlo della chiusura, si sono infatti parecchio rasserenati.
«Preso atto di una inappellabile sentenza che fa luce sull’incomprensibile atteggiamento discriminatorio degli (oramai) ex commissari straordinari, dobbiamo solo pensare a riportare il Sant’Anna Hospital agli standard produttivi ed assistenziali riconosciuti su tutto il territorio nazionale!. Così in una nota il Cda del Sant’Anna, Gianni Parisi, Soccorso Capomolla e Daniele Maselli commentano la decisione a loro favore dle Consglio di Stato. «Questo Cda – osservano – ha la piena consapevolezza di essersi battuto strenuamente per far sopravvivere una realtà che altrimenti avrebbe acuito maggiormente disagi e difficoltà in un territorio già martoriato. Ci aspettiamo adesso che l’Azienda sanitaria, così come abbiamo avuto già modo di vedere nelle ultime settimane, dia al Sant’Anna Hospital la tranquillità di poter raggiungere al più presto i volumi del passato e dare immediate risposte ai tanti pazienti per i quali la Struttura rappresenta un fermo punto di riferimento. Ringraziamo di “cuore” il nostro legale avvocato Alfredo Gualtieri che ci ha sostenuto e ci ha condotti magistralmente verso quest’altra vittoria giudiziaria. Questo Consiglio di amministrazione – concludono Parisi, Capomolla e Maselli – guarda quindi avanti con rinnovato ottimismo e sempre nel rispetto della legalità, animato da spirito di servizio e rigore morale». (c.a.)
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