ROMA La scelta riguarda la Procura di Roma, ma ha – almeno in prospettiva – ricadute sull’assetto della magistratura calabrese. Partiamo con la notizia di oggi: è il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi il candidato della maggioranza della Commissione per gli incarichi direttivi del Csm all’incarico di procuratore della Capitale. Lo Voi ha ottenuto 4 voti, contro un solo voto andato al pg di Firenze Marcello Viola. Resta fuori l’attuale procuratore di Roma Michele Prestipino, già aggiunto di Giuseppe Pignatone a Reggio Calabria, la cui nomina era stata annullata dal Consiglio di Stato.
La nomina di Lo Voi è stata proposta dal laico di Forza Italia Alessio Lanzi e sostenuta dal presidente della Commissione Antonio D’Amato (Magistratura Indipendente) e dai togati Alessia Dal Moro (Area) e Ciambellini (Unicost). La candidatura alternativa di Viola è stata invece presentata da Sebastiano Ardita (Autonomia e Indipendenza). Si è astenuto per ragioni procedimentali il laico del M5s, il calabrese Fulvio Gigliotti. Ora i relatori (Lanzi per Lo Voi e Ardita per Viola) dovranno depositare le motivazioni delle due proposte. Una volta pronte saranno trasmesse alla ministra della Giustizia Marta Cartabia che deve esprimere un parere sui due candidati. Quindi la parola definitiva spetterà al plenum, che se tutto filasse liscio potrebbe votare prima di Natale.
La scelta di Lo Voi come procuratore di Roma, qualora fosse confermata, come probabilmente sarà, dal Plenum, avrà ripercussioni sulla corsa per la Procura nazionale antimafia, per la quale il capo degli uffici giudiziari di Palermo era uno dei favoriti. In lizza per il prestigioso incarico sono otto magistrati tra cui sei capi di procure, un aggiunto e un procuratore generale. Oltre a Lo Voi sono in corsa anche Carmelo Zuccaro (Catania); Maurizio De Lucia (Messina); Nicola Gratteri (Catanzaro); Marcello Viola (pg di Firenze); Giovanni Melillo (Napoli); Leone De Castris (Lecce) e Giovanni Russo (aggiunto della Dna).
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