CATANZARO Si è concluso in Corte d’appello a Catanzaro il processo scaturito dall’inchiesta “White Collare” che aveva scardinato la presunta associazione a delinquere, finalizzata a truccare aste giudiziarie bandite dal Tribunale di Castrovillari, architettata fra Corigliano Rossano e la cittadina alle falde del Pollino.
A febbraio scorso il Tribunale di Castrovillari aveva emesso sentenza, poi appellata dalle sette persone ritenute colpevoli al termine del processo celebrato col rito abbreviato.
La seconda sezione penale della Corte d’appello di Catanzaro (presidente Maria Rosaria di Girolamo, Pietro Scuderi e Giuseppe Perri, consiglieri) ha “ritoccato” al ribasso le pene inflitte a Castrovillari.
Giuseppe Andrea Zangaro, 44 anni, dipendente del Comune di Corigliano Rossano, cancelliere nell’ufficio del Giudice di pace, condannato a 4 anni e 8 mesi (da 7 anni e 11 mesi);
Antonio Guarino, 55 anni, imprenditore, 8 mesi e 20 giorni e 300 euro di multa (1 anno);
Giorgio Alfonso Le Pera, 49 anni, agronomo, agronomo, 1 anno e 10 mesi di reclusione, pena sospesa e revoca di 1 anno della libertà vigilata (da 2 anni e 4 mesi);
Carmine Placonà, 50 anni, imprenditore, da 1 anno e 4 mesi, 600 euro di multa, pena sospesa e revoca di un anno della libertà vigilata (1 anno e 20 giorni);
Alfonso Cesare Petrone, 61 anni, avvocato, 1 anno e 6 mesi, pena sospesa e revoca di 1 anno della libertà vigilata (2 anni e 4 mesi);
Luisa Faillace, 41 anni, avvocato, 1 anno, 10 mesi e 20 giorni, pena sospesa e revoca di 1 anno della libertà vigilata (3 anni e tre mesi);
Giovanni Romano, 54 anni, commercialista, 1 anno e 20 giorni (1 anno e 10 mesi, pena sospesa).
A Zangaro la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici è stata ridotta a cinque anni. A tutti gli altri è stata revocata. (lu.la.)
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