CATANZARO C’è un altro comparto che vede la Calabria agli ultimi posti in Europa: l’assistenza sociosanitaria agli anziani. È, infatti terz’ultima nel Paese per dotazione di posti letto dedicati agli anziani. Questo nonostante la popolazione over 65 stia aumentando in tutta Italia. Così mentre la media nei Paesi europei, secondo un’indagine Ocse, è pari a 47,2 posti ogni mille abitanti, in Italia risulta avere appena 19,2 posti letto nelle Residenze sanitarie assistite ogni mille residenti over 65.
Passando poi a setaccio i dati diffusi dall’Istat, i posti letto operativi nelle Rsa emerge una frattura evidente tra le due aree del Paese. Così se nel Nord ovest sussistono 125.340 posti letto e al Nord est ce ne sono 94.341, al Sud la dotazione scende a 28.371.
Ma la sperequazione emerge ancor di più sulla media dei posti letto su abitante.
In Calabria la percentuale attuale è all’1,04% sull’intera popolazione over 65. Appunto il dato che la pone al terzultimo posto.
Peggio della Calabria la Campania con lo 0,56% e la Basilicata che registra lo 0,49%. Decisamente lontana da regioni come il Trentino-Alto Adige disponga della percentuale più elevata di posti letto operativi su over 65 (4,40%), seguito da Piemonte (3,89%), Friuli-Venezia Giulia (3,75%) e Valle d’Aosta (3,58%).
Un dato che dovrebbe far comprendere sulla capacità della Calabria finora dimostrata nel saper gestire una strategia lungimirante anche sul fronte della sanità futura. Questo perché l’Italia è tra i Paesi per numero di popolazione anziana più alta al mondo: dal 2012 al 2018 sono aumentati dell’11% (13,6 milioni) ma si prevede un aumento del 34% entro il 2047, arrivando a quasi 20 milioni. E un rapporto dell’Health of Glance del 2019 prevede che in Italia una persona su 8 avrà in media 80 anni entro il 2050.
Dunque crescerà anche in maniera direttamente proporzionale la domanda di assistenza sanitaria agli anziani.
Numeri che dovrebbero portare a far riflettere chi si appresta a programmare e a governare la sanità calabrese nei prossimi anni. Anche in un quadro di rilancio di comparti importanti come il turismo ed in particolare a quella nicchia rivolta a quanti – soprattutto anziani – si spostano o addirittura si trasferiscono in altre aree più calde del Vecchio Continente. Una potenzialità che potrebbe essere sfruttata appieno dalla Calabria dato il clima mite che offre. In questo senso l’incremento di trasferimenti verso il Portogallo ne è un esempio. Maggiore è la capacità di fornire assistenza a questa fetta di popolazione maggiore sarà anche la possibilità di attrarre turisti over 65 o di incrementare la popolazione residente. (rds)
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