COSENZA «Penso che stia iniziando una nuova lenta e inesorabile ondata». Così Pino Pasqua, direttore dell’Unità operativa di Rianimazione dell’“Annunziata” di Cosenza dallo studio di Buongiorno Regione. Il punto è sull’andamento della pandemia e sul rischio restrizioni in vista della stagione alle porte e dell’avvio della campagna per le terze dosi “booster” per gli over 40 anche in Calabria. «Ritengo che nei prossimi giorni potremmo avere maggiore affluenza nei reparti». Ad oggi, dice Pasqua, sono 4 i pazienti ricoverati in terapia intensiva a Cosenza, la maggior parte non vaccinati. «Arriva in terapia intensiva il paziente non vaccinato, il 20% della popolazione calabrese». Una situazione rispetto alla quale si può venire a capo attraverso la sensibilizzazione: «Abbiamo delle fronde estremiste, ma per il resto abbiamo dei margini dove intervenire. Lì bisogna lavorare fortemente per convincerli della bontà della vaccinazione stessa». Il governatore e commissario “ad acta” della sanità, Roberto Occhiuto, ha usato toni perentori verso quella parte di popolazione affermando che eventuali restrizioni in caso di nuove ondate riguarderanno solo quella parte di popolazione. L’invito a vaccinarsi dipende proprio dalla scarsità di posti letto in regione. «Abbiamo lasciato i numeri ancora fermi a quelli che c’erano nella prima e seconda ondata. Bisogna convertire, lavorare in sinergia tra tutte le terapie intensive».
Sulle terze dosi dice Pasqua: «Siamo arrivati ad accorciare i tempi tra le vaccinazioni perché non è il titolo anticorpale a darci la garanzia di immunità dal virus. Non vaccinarsi è mancanza di rispetto verso gli altri. Non sono d’accordo con l’obbligatorietà del vaccino, ma il rispetto è fondamentale». Il caso del 16enne ricoverato proprio all’Annunziata – in seguito dimesso – ha fatto capire come «il virus non abbia più età».
«Questo significa che bisogna vaccinare tutti fino ai 12 anni come previsto per raggiungere prima possibile un’immunità di gregge».
Da questo 22 luglio, dunque, anche in Calabria partono le vaccinazioni anti-Covid per la fascia d’età 40-59 anni. La campagna parte in anticipo come indicato nei giorni scorsi dal commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo in una circolare alle Regioni.
Sarà necessario, in ogni caso, che siano trascorsi almeno 6 mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione (prima e seconda dose). Sarà possibile presentarsi nei punti vaccinali distribuiti su tutto il territorio calabrese. Avrà la priorità chi si è prenotato sulla piattaforma – prenotazioni.vaccinicovid.gov.it – essendo state aperte anche 400 mila slot di prenotazione. In ogni caso, per agevolare la vaccinazione, si potrà accedere agli hub anche in modalità free.
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