RIMINI Si riapre l’inchiesta sulla misteriosa morte di Marco Pantani, avvenuta quasi 18 anni fa, il 14 febbraio del 2004. Secondo quanto riferito dall’avvocato Fiorenzo Alessi, legale della famiglia del campione, a Rai News, il fascicolo che è stato aperto è contro ignoti, e arriva a due anni dall’invio alla Procura di Rimini di un’informativa sulla vicenda da parte della commissione parlamentare antimafia.
«Marco è stato ucciso», aveva dichiarato Fabio Miradossa alla commissione parlamentare. Il pusher nel 2005 aveva patteggiato una pena per spaccio legata alla vicenda della morte del ciclista dopo aver confessato di aver portato 20 grammi di cocaina allo sportivo.
«L’ho conosciuto cinque o sei mesi prima che morisse, e di certo non mi è sembrata una persona che si voleva uccidere. Era perennemente alla ricerca della verità sui fatti di Madonna di Campiglio, ha sempre detto che non si era dopato», aveva sottolineato durante l’audizione, il cui contenuto era stato in parte secretato.
Nel 1999, all’epoca dei fatti, la Procura ritenne “credibile” l’ipotesi che alcune persone legate alla camorra fossero coinvolte nella vicenda del prelievo di sangue di Marco Pantani, sostituendo il campione con un altro contaminato per farlo squalificare e pilotare le scommesse sportive clandestine.
La madre del ciclista, Tonina Pantani, sarebbe già stata ascoltata dagli investigatori dopo aver chiesto di parlare con i pm. Il colloquio sarebbe durato circa due ore.
La nuova inchiesta è la terza aperta per la morte di Marco Pantani. L’avvocato Fiorenzo Alessi ha spiegato che ora «siamo in una fase di riserbo massimo».
Nel 2016 l’inchiesta bis era stata archiviata ed era stata esclusa la pista dell’omicidio. Tuttavia con l’informativa dell’ex spacciatore del Pirata di Cesenatico, la direzione presa dagli inquirenti potrebbe essere proprio quella del delitto.
«Mamma Tonina chiede di capire una volta per tutte se il figlio è morto per un mix di antidepressivi con la cocaina assunta precedentemente oppure se ci sono altri motivi», ha dichiarato Fiorenzo Alessi alla Rai.
«Dopo che almeno 40 giudici hanno ritenuto priva di fondamento l’ipotesi dell’omicidio, confidare che a distanza di quasi 18 anni dalla morte di Pantani si possa configurare adesso è abbastanza difficile da credere, ma se la Procura di Rimini sta indagando, noi collaboreremo per quanto possibile», ha sottolineato
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