CATANZARO Ripartono gli interventi chirurgici al Sant’Anna Hospital, qualche giorno dopo l’epilogo (forse definitivo) giudiziario che aveva stabilito la vittoria della clinica cardiologica nella lunga diatriba con l’Asp catanzarese, che nel 2020 aveva negato la contrattattualizzazione alla struttura privata. Ad annunciare la ripresa delle prestazioni chirurgiche al Sant’Anna è Daniele Maselli, direttore dell’Unità della clinica catanzarese. «Sono tre le operazioni cardiochirurgiche in programma oggi – afferma e aggiunge – il periodo difficile speriamo sia alle spalle. Andiamo avanti forti delle sentenze che hanno separato i due aspetti: quello amministrativo e quello giudiziario. Auspichiamo – sottolinea ancora – di entrare a fare parte della Rete di Emergenza Urgenza di cui i cittadini calabresi hanno molto bisogno».
Per la terza sezione del Consiglio di Stato «la vera ragione per cui l’Asp ha rifiutato la contrattualizzazione per il 2020 risiede nel procedimento penale che ha interessato la struttura in questione (ovvero l’inchiesta “Cuore Matto” che aveva coinvolto il vecchio management della struttura): esso, tuttavia, non può costituire, allo stato, valido motivo per il diniego di contrattualizzazione». Sulla base di queste considerazioni il Consiglio di Stato, mettendo praticamente in sicurezza l’accreditamento del Sant’Anna, dà ragione alla clinica catanzarese, che così segna un altro round, probabilmente l’ultimo, a proprio favore nella lunga vertenza contro l’Asp a guida commissariale, vertenza che si è peraltro stemperata dopo l’addio della commissione straordinaria dell’azienda e la nomina del dirigente generale facente funzioni Ilario Lazzaro: oggi i rapporti tra l’Asp e la clinica catanzarese, che per mesi è stata sull’orlo della chiusura, si sono infatti parecchio rasserenati.
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