CORIGLIANO ROSSANO Una prima svolta alle indagini che ruotano attorno ai numerosissimi mezzi dati alle fiamme a Corigliano Rossano – 54 dall’inizio dell’anno – è stata impressa oggi dai carabinieri del reparto territoriale di Corigliano Rossano. Questa mattina i militari guidati dal tenente colonnello Raffaele Giovinazzo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Castrovillari e tratto in arresto due cittadini rumeni, M.D.M. e S.G.C. entrambi ventinovenni, ritenuti appartenenti ad un’associazione a delinquere armata, dedita ai reati contro il patrimonio.
Della «pericolosa» organizzazione facevano parte, oltre agli arrestati, altre due persone: un’altra di origine rumena – già destinatario di provvedimenti di custodia cautelare in carcere – e un italiano di 49 anni, ritenuto dagli inquirenti il terminale di tutte le attività criminose, già ristretto nel carcere di Castrovillari.
Il provvedimento giudiziario scaturisce da un’articolata attività investigativa condotta dalle Stazioni Carabinieri di Mirto Crosia e Campana con il supporto della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, sotto la direzione del Procuratore Capo, Alessandro D’Alessio.
Le complesse indagini iniziate ad ottobre, sono state sviluppate, oltre che con metodologia tradizionale attraverso l’esecuzione di svariati servizi di pedinamento e controllo, anche con l’ausilio di attività tecniche, ed hanno permesso di riscontrare l’esistenza di un sodalizio criminoso composto da almeno tre cittadini rumeni, dedito alla commissione di una serie di furti in abitazione e in aziende agricole nei comuni dell’alto Jonio-cosentino (Villapiana, Trebisacce, Corigliano Rossano), con l’aggravante di aver commesso i fatti armati andando in giro armati, anche in orari notturni. Inoltre le indagini hanno consentito di ritrovare e sottoporre a sequestro varia refurtiva, poi restituita ai legittimi proprietari, ma anche di far luce su numerosi episodi incendiari di veicoli in danno di diverse vittime nel territorio coriglianese. Nel corso delle perquisizioni fatte al 49enne sono stati sequestrati, inoltre, oltre mille litri di carburante di provenienza «verosimilmente» illecita.
«Chiudiamo qualche filone di attività di indagine. L’operazione è importante – dichiara il tenente colonnello Raffaele Giovinazzo al Corriere della Calabria – perché abbiamo stoppato un’associazione a delinquere, così certifica il gip, molto pericolosa perché se ne andava in giro armata, nelle campagne e per le vie della città. Gli elementi raccolti hanno consentito al gip di emettere provvedimento cautelare contro soggetti molto pericolosi fra furti e veicoli dati alle fiamme che hanno caratterizzato questo genere di episodi da ottobre ad oggi. Si tratta di una prima articolata risposta, sferrata dall’Arma di Corigliano Rossano con il diretto coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, alla preoccupante frequenza di incendi di veicoli consumati in questi ultimi mesi in città». (lu.la.)
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