CATANZARO Alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza alle donne, il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, è del parere che «oltre alle ricorrenze, pure importanti, debbono seguire i fatti. Perché l’esplosione di violenza contro le donne, specie quella inflitta nelle mura di casa, che ogni ora e ogni giorno scuote le coscienze, ci dice che non si sta facendo tutto il possibile».
Il presidente Mancuso auspica che «contro questo fenomeno aberrante, sia per diffusione che per la drammaticità degli eventi, le Istituzioni – ad ogni livello – agiscano con responsabilità, rigore e tempestività. Prevenire le violenze, senza più frapporre indugi burocratici, distrazioni da parte di chi ha il dovere di intervenire o sviste colpevoli, e non lasciare sole le donne che chiedono aiuto, in una fase economica che rende le donne più vulnerabili e che segnala un’intollerabile aumento di casi di donne uccise da mariti, ex mariti, conviventi o ex conviventi (più 20 per cento secondo l’0nu dall’insorgere della pandemia), è diventata un’emergenza democratica, di vita e di civiltà”».
Aggiunge il presidente Mancuso: «È un segnale apprezzabile che il Governo, per accompagnare le donne vittime di violenza al recupero della loro libertà di scelta e di movimento favorendone l’indipendenza economica, destini ulteriori e specifiche risorse, ma ciò che è altrettanto necessario è che le iniziative e gli strumenti a disposizione diventino strutturali – a partire dal sostegno alle associazioni ed ai Centri antiviolenza presenti sul territorio – e soprattutto incidano efficacemente sul fenomeno».
Mancuso, infine, torna sull’idea (annunciata nel suo intervento d’insediamento il 15 novembre scorso) «di riprendere e far funzionare l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere (istituito con legge), perché si occupi della programmazione di azioni di sensibilizzazione e di diffusione della cultura del rispetto reciproco tra i sessi, dando spazio all’attivo coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e alla formazione degli attori istituzionali e sociali impegnati a vario titolo nel contrasto e nella prevenzione della violenza di genere».
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