ROMA I legali della famiglia di Emanuela Orlandi, scomparsa misteriosamente a Roma il 22 giugno 1983 all’età di 15 anni, hanno richiesto con un’istanza depositata in Vaticano il 22 novembre che venga convocato «con la massima urgenza» l’ex magistrato e scrittore Giancarlo Capaldo. La richiesta è di ascoltarlo per spiegare alcuni aspetti della vicenda dei quali ha parlato presentando il suo libro “La ragazza scomparsa”, ispirato alla vicenda.
Nella richiesta della famiglia si domanda infatti che Capaldo venga convocato «affinché spieghi chi siano gli interlocutori definiti “alti prelati” che ha incontrato, quale sia stato l’effettivo tenore delle conversazioni intercorse e quali persone siano state coinvolte in questa presunta “trattativa”» di cui lo scrittore ha riferito.
Nell’istanza l’avvocato Laura Sgrò scrive che «in data 17 novembre 2021, il dottor Giancarlo Capaldo, nell’occasione della presentazione del suo ultimo romanzo, “La ragazza scomparsa”, ispirato alla vicenda di Emanuela Orlandi, ha rilasciato ai giornalisti presenti, Andrea Purgatori e Francesco Paolo del Re, dichiarazioni gravissime del seguente tenore: “Il Vaticano mi chiese un incontro, che aveva come oggetto la richiesta di trovare un sistema per non mantenere l’attenzione della stampa in modo negativo sul Vaticano. In quella occasione, chiesi la possibilità del rinvenimento del corpo di Emanuela Orlandi o almeno di sapere, di conoscere la sua fine. Si mostrano disponibili e mi dissero: “Le faremo sapere”».
Secondo il legale, «tale ultima dichiarazione lasciò intendere al magistrato che i suoi interlocutori fossero a conoscenza di dove fossero i resti di Emanuela. Ad un successivo incontro, gli interlocutori avrebbero detto al magistrato: “Va bene”. Il dottor Capaldo ha riferito, sempre nel corso della presentazione, di una interlocuzione con alti vertici vaticani durata circa due mesi, avvenuta poco prima dell’apertura e della traslazione della tomba di Enrico De Pedis, detto Renatino, noto esponente della Banda della Magliana, inspiegabilmente sepolto nella cripta della chiesa di Sant’Apollinare. Tale ultimo avvenimento è del giugno 2012».
Capaldo, ex procuratore aggiunto di Roma, era stato titolare dell’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, fino a che questa non venne avocata a sé dall’allora capo della Procura Giuseppe Pignatone, che poi ne chiese l’archiviazione insieme agli altri pm Simona Maisto e Ilaria Calò. Archiviazione accolta infine dal gip Giovanni Giorgianni.
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