CATANZARO «Prosecuzione di alcune tendenze già in atto dallo scorso anno», con i prestiti bancari all’economia regionale che «si sono ancora espansi, sostenuti sia dall’ulteriore aumento per le imprese sia dalla ripresa dei finanziamenti alle famiglie» così come si sono espansi i depositi, «anche se con un’intensità inferiore». È questa la “fotografia” del mercato del credito in Calabria scattata dalla Banca d’Italia nel report della Filiale di Catanzaro sull’economia in Calabria, un mercato che – secondo l’istituto – mostra un andamento positivo.
Secondo Bankitalia «alla fine di giugno 2021 i finanziamenti bancari al settore privato non finanziario sono cresciuti del 4,4 per cento rispetto a 12 mesi prima (3,3 a dicembre), un dato inferiore a quello del Mezzogiorno ma superiore a quello nazionale. La crescita dei prestiti è proseguita nei mesi estivi, anche se a un tasso lievemente più contenuto. L’andamento positivo è stato sostenuto principalmente dall’aumento dei prestiti alle imprese, ma vi ha contribuito anche la ripresa dei finanziamenti alle famiglie, dopo il marcato rallentamento del 2020».
Il rapporto della Banca d’Italia evidenzia poi che «secondo le indicazioni delle banche operanti in Calabria che partecipano all’indagine regionale sul credito bancario, dopo la forte espansione che aveva contraddistinto il 2020, la domanda di prestiti da parte delle imprese si è lievemente contratta nella prima metà dell’anno in corso. In un contesto di ampia liquidità, l’indebolimento ha riflesso principalmente le minori esigenze di finanziamento del capitale circolante e di ristrutturazione delle posizioni debitorie pregresse». Inoltre «nel primo semestre del 2021, la domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie ha continuato a crescere, trainata anche dalle migliori prospettive del mercato degli immobili residenziali. Le richieste di credito al consumo, dopo aver subito un marcato calo nello scorso anno, sono tornate ad aumentare in misura significativa. Dal lato dell’offerta, i criteri di accesso al credito bancario per le imprese sono rimasti distesi, dopo il marcato allentamento dello scorso anno».
In generale, Bankitalia segnala una spiccata propensione dei calabresi al risparmio. «Nella prima parte dell’anno – si legge nel rapporto – è proseguita la crescita dei depositi bancari, anche se con un’intensità inferiore. Alla fine di giugno del 2021 i depositi detenuti dalle famiglie e dalle imprese calabresi presso il sistema bancario sono cresciuti nel complesso del 7,5 per cento rispetto a dodici mesi prima (10,1 per cento a dicembre); il tasso di crescita è ancora superiore ai livelli pre-pandemia ma inferiore a quello del resto del Paese. L’espansione dei depositi è rimasta particolarmente intensa per la componente in conto corrente e ha interessato sia le famiglie consumatrici sia, soprattutto, le imprese (rispettivamente 4,6 e 26,7 per cento). Oltre ai depositi bancari, è cresciuto anche – sostiene la Banca d’Italia – il valore ai prezzi di mercato dei titoli detenuti dalle famiglie e dalle imprese calabresi presso le banche (11 per cento a giugno sui dodici mesi, riflettendo anche l’andamento positivo delle quotazioni sui mercati finanziari. L’aumento è stato più intenso per le azioni e le quote di Oicr (Organismi di investimento collettivo del risparmio), ma ha interessato anche i titoli di Stato italiani. Diversamente, è ancora risultato in calo il valore delle obbligazioni, soprattutto di quelle bancarie».
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