COSENZA «Quello che è accaduto ieri sera all’Assemblea provinciale del Pd di Cosenza non rappresenta la comunità democratica. La stragrande maggioranza delle militanti e degli attivisti oggi reagiscono con sdegno. Non aver consentito al presidente della Commissione regionale di garanzia l’avvocato Italo Reale di articolare il suo intervento trasformando l’assemblea stessa quasi in una rissa, non è degno della nostra storia e dell’intera comunità democratica cosentina». Francesco Boccia, della segreteria nazionale del Pd, ex Ministro agli affari regionali e commissario del Pd di Cosenza, commenta con riprovazione l’episodio della (quasi) rissa che si è verificata nel corso dell’assemblea provinciale dem. E i toni non lasciano presagire nulla di buono per chi ha impedito a Reale di concludere il proprio intervento, cioè l’ex vicepresidente della giunta regionale Nicola Adamo, l’assessore comunale di Cosenza Damiano Covelli e l’ex consigliere provinciale Raffaele Zuccarelli.
«La Cosenza di sinistra accogliente, sempre aperta al dialogo e al confronto, rispettosa delle idee di tutti, non può tollerare immagini e comportamenti di questo tipo che ho segnalato agli organi di garanzia del partito – continua Boccia –. Il lavoro di allargamento e rinnovamento iniziato con le ultime elezioni amministrative sarà completato nei prossimi mesi con il coinvolgimento della nuova classe dirigente già in campo che sommerà i propri talenti ai tanti compagni e alle compagne di sempre che condividono i valori che ieri sono stati calpestati e che ha provato a richiamare in assemblea il presidente Italo Reale. Il Partito democratico è una grande comunità aperta e libera, senza capi o padroni. Non permetteremo a nessuno di infangare con gesti e atteggiamenti spregevoli l’immagine e la credibilità del Partito democratico». La dichiarazione di Boccia pare sposare la difesa di Reale. E la sua presentazione dei fatti agli organi di garanzia del partito potrebbe determinare uno scossone epocale negli equilibri del Pd di Cosenza.
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