CATANZARO La Provincia di Catanzaro adotta il piano di riequilibrio finanziario pluriennale per evitare il dissesto. Lo ha annunciato il presidente della Provincia Sergio Abramo nel corso dei lavori dell’odierno Consiglio di Palazzo di Vetro, che ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno. A tenere banco è stato il punto relativo al rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2020, passato con 9 voti favorevoli e 3 contrari, quelli dell’opposizione di centrosinistra.
«Stiamo evitando che la Provincia di Catanzaro si diriga verso il dissesto, siamo mettendo in atto delle azioni tali che possano evitarlo e, quindi, questa è sicuramente una “notizia positiva” anche se le virgolette sono d’obbligo», ha esordito Abramo parlando della situazione finanziaria Provincia, da settimane nel mirino del centrosinistra, che ha denunciato un buco di oltre 35 milioni. Abramo ha ricordato che con il nuovo dirigente della Provincia, Saraceno, e con l’Upi, si è avviato «un percorso di ricerca della verità della situazione finanziaria, che oggi è codificata da un consuntivo che è già stato approvato da noi come schema e dal collegio dei revisori. Questa verità ci porta a dover utilizzare un mezzo straordinario che il legislatore ha inserito per evitare il dissesto, cioè il piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Non voglio assolutamente – ha aggiunto il presidente della Provincia di Catanzaro – che l’ente e il territorio della provincia di Catanzaro subiscano il trauma di un dissesto, ma vogliamo tentare tutte le azioni possibili, così come vuole il legislatore, per risanare le finanze della Provincia e riportarla in riequilibrio continuando l’azione che è stata fatta da quando si sono insediati i nuovi organi tecnici e da quando ho chiesto loro di farmi la fotografia reale della Provincia».
Secondo Abramo «a seguito di un durissimo lavoro è venuta fuori una situazione finanziaria completamente distorta rispetto alla situazione degli anni precedenti, buona solo in apparenza. Questa realtà tecnicamente è chiaro che arriva da lontano. Con questa attività di ricostruzione, che credetemi è stata durissima, ma portata a termine grazie al lavoro solerte del dirigente Saraceno e del resto della squadra dirigenziale e al prezioso contributo del vicepresidente Antonio Montuoro e di tutto il Consiglio, maggioranza e opposizione, siamo riusciti a bloccare un dissesto che avrebbe paralizzato la Provincia chissà per quanti anni. Adesso è dovere di tutti noi guardare al futuro con ottimismo. I frequenti contatti con Upi e il mio rapporto con loro molto sinergico mi fa ben sperare e vivere questa fase come transitoria. Noi lo stiamo già facendo mettendo in campo azioni che guardano a riequilibrare la situazione, per quanto l’attività della nostra amministrazione è sempre stata volta al risparmio».
Abramo ha esposto anche alcune delle operazioni che hanno portato – ha detto – a un risparmio da novembre 2018 a oggi di circa 2 milioni. Inoltre è stato evidenziato che finalmente è stata chiusa una lunga vertenza con la Provincia di Vibo Valentia, da cui dal 2006 la Provincia di Catanzaro vantava un credito di circa 7.5 milioni, ora riconosciuto anche dall’amministrazione provinciale vibonese (1,7 milioni sarà subito liquidato, per la restante cifra si punterà su una transazione). «Abbiamo fatto il massimo di quello che potevamo fare, considerando che le spese presentano un elevato grado di rigidità», ha concluso Abramo.
Dai banchi dell’opposizione di centrosinistra sono intervenuti Marziale Battaglia e Davide Zicchinella. Per Marziale «resta la questione politica dell’assenza del presidente sul territorio, il nostro voto contrario al rendiconto è un voto politico di questi tre anni. mentre siamo a favore del riequilibrio perché ora la priorità è salvare la Provincia», mentre Zicchinella ha parlato di «ritardo nella ricerca della verità sulla situazione finanziaria». Numerosi i consiglieri che hanno salutato l’aula, dal vicepresidente Antonio Montuoro, che è approdato sui banchi del Consiglio regionale, ai consiglieri Giuseppe Pisano, Marziale Battaglia e Davide Zicchinella, tutti concordi sul fatto che «adesso è il momento di pensare in maniera sinergica al bene dell’ente, senza badare al colore politico». Ora occhi puntati sulle elezioni per rinnovare l’aula di Palazzo di Vetro, in programma il 18 dicembre. (c.a.)
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