CATANZARO «Questo convegno serve per descrivere la situazione dell’emergenza sanitaria, dalla sua genesi ad oggi quando sembra che questa situazione non arrivi a conclusione. Probabilmente si è sbagliato qualcosa e di questo oggi parliamo, con medici e giuristi, anche per capire com’è stata affrontata dai vari governi». Così la senatirce di “L’Alternativa c’è” Bianca Laura Granato, che oggi è intervenuta a Catanzaro a un incontro pubblico da titolo “Superare l’emergenza sanitaria”. La Granato ha ribadito «la posizione critica e fortemente scettica rispetto a come l’hanno gestita i governi. D’altra parte i risultati dopo due anni ci danno fondati motivi di dubbio su questa politica sanitaria.
Non sono vaccinata, convintamente, e mi convinco sempre di più, via via che passa il tempo e verifico che questa non è la soluzione al problema, Ho diffidenza nei confronti di un farmaco che dovrebbe intercettare preventivamente un virus ma in realtà non è in grado di contenere virulenza né contagiosità, mi sembra quindi – ha proseguito la ssenatrice – un farmaco totalmente inutile, che provoca tanti effetti avversi come ho riscontrato in persone a me molto vicine. Non ritengo davvero la pena esporsi a questo rischiosi». La Granato ha poi spiegato: «Penso, anzi ho la conferma da tanti medici non cui sono in contatto, che dopo due anni e mezzo a rincorrere varianti, lockdown e altre cose la cosa migliore è proprio dare spazio alle terapie,m quindi potenziare la sanità pubblica, la medicina di base e formazione ei medici su queste terapie che danno risultati. Solo così ne usciremo. Sul piano giuridico costituzionale – ha quindi aggiunto la senatrice di “L’Alternativa c’è” – ci troviamo davanti a una gravissima deriva totalitaria, non viviamo più nella certezza del diritto, ci sono persone che rischiano il lavoro perché non accettano di sottoporsi a terapie che hanno tutte queste incognite e non danno una grande prospettiva di contenimento del virus. Penso che la nostra sia una posizione più che legittima». La Granato ha quindi concluso: «Non praticherei comunque il vaccino pur con l’obbligo vaccinale, perché ritengo che sia un prodotto tossico». La Granato ha infine reso noto che insieme ad altri senatori che hanno presentato ricorso contro al decisione della necessità di esibire il green pass per accedere ai locali del Senato è stata convocata per il 2 dicembre dalla Commissione contenzioso di Palazzo Madama, riservandosi ulteriori iniziative dopo la decisione di questo organismo.
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