COSENZA Martino Rizzo si è dimesso. L’ormai ex direttore sanitario dell’Asp di Cosenza ha protocollato questa mattina le sue dimissioni dall’incarico iniziato a febbraio scorso. Nove mesi di servizio in un’azienda falcidiata da inchieste giudiziarie, gravata dal peso della carenza cronica di personale.
Il manager da tempo era insofferente ed i segnali ha iniziati a lanciarli già nei mesi scorsi. Al Corriere della Calabria ha spesso raccontato le difficoltà a cui andava incontro quotidianamente, soprattutto nel fornire le risposte sanitarie e adeguate al territorio e ad una provincia vasta. Tutto questo senza “armi” e spesso in mezzo a guerre intestine che zavorrano ulteriormente l’azienda.
Martino Rizzo già ad aprile aveva iniziato a manifestare i primi malesseri, dopo sessanta giorni, parlando di «campagna elettorale anticipata» e di «voti che non si guadagnano difendendo un reparto improduttivo», di «orti e orticelli» nel cuore di un’azienda «distrutta» e impantanata nelle sabbie mobili della burocrazia. Addirittura a fine maggio aveva anche fornito dei dati: all’Asp di Cosenza mancherebbero 420 dipendenti, anche amministrativi, tanto da dover essere costretto a sopperire personalmente alle funzioni di segreteria.
Per Rizzo, insomma, l’Asp di Cosenza andava ricostruita dopo l’inchiesta “Sistema Cosenza”. E non di poco conto erano le difficoltà e i pregiudizi da sgretolare rispetto alle origini “joniche” di un manager valido e noto per essere un professionista integerrimo.
«Se non riuscirò a raggiungere gli obiettivi che il mio incarico impongono – ha spesso dichiarato al Corriere della Calabria – non avrò alcuna difficoltà a dimettermi ed a tornare quello che facevo prima», ovvero il responsabile dell’ufficio igiene e prevenzione dell’Asp ma per l’ex territorio dell’Asl 3, la Sibaritide.
Dietro alle dimissioni ci sono «motivi personali e di opportunità» spiega al Corriere della Calabria, Martino Rizzo. «Le difficoltà a cui siamo andati incontro nei mesi scorsi – dice – sono state affrontate. In questo momento, però, prevalgono i motivi personali. E di opportunità, perché – ammette – sono interessato a qualcuno dei concorsi banditi dall’Azienda, ragion per cui ho preferito dimettermi per questioni di coerenza e correttezza. Il commissario La Regina ha colto questo mio segnale in maniera positiva e le ha accettate».
La Regina non potendo fare altro che ratificare il congedo di Rizzo, ha poi contestualmente nominato un “reggente” ad interim. Si tratta del dottor Luigi Muraca, direttore del dipartimento funzionale di medicina dell’Asp dell’Area medica dello Spoke di Corigliano Rossano. Presumibile che rimarrà in carica fino all’espletamento del concorso per direttore sanitario dell’Asp. (l.latella@corrierecal.it)
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