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«All’Unical mancati rimborsi agli studenti per 8 milioni». Ferro interroga il ministro Messa

La deputata di Fdi: «Valore delle borse di studio trattenuto tra il 100 e il 75%. Forti squilibri nel contesto pandemico»

Pubblicato il: 02/12/2021 – 20:09
«All’Unical mancati rimborsi agli studenti per 8 milioni». Ferro interroga il ministro Messa

CATANZARO Dopo la lettera aperta rivolta ai parlamentari calabresi dal movimento studentesco dell’Unical “Rinnovamento è Futuro” sulla tutela del diritto allo studio nell’ateneo, il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro ha indirizzato una interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Università Maria Cristina Messa sul mancato rimborso di servizi non fruiti o non erogati per circa otto milioni di euro.

20.20 Wanda Ferro

«Gli studenti – ha spiegato Wanda Ferro – hanno contestato l’operato dell’Ateneo che, a fronte della competenza a gestire internamente il Diritto allo Studio, negherebbe ai suoi iscritti la libertà di scelta nella fruizione dei servizi, detraendo forfettariamente l’importo in servizi dal valore nominale della borsa di studio, anche in caso di ritardi nell’erogazione o di rinuncia agli stessi da parte degli studenti». Gli studenti hanno denunciato che nonostante la legge garantisca ai destinatari delle prestazioni agevolate per il Diritto allo Studio Universitario «la più ampia libertà di scelta nella fruizione degli strumenti e dei servizi per il Diritto allo Studio», prevedendo che le risorse stanziate possano essere erogate anche in forma di voucher, l’Ateneo calabrese, sulla base delle disposizioni previste dalla legge istitutiva, ha ritenuto di poter attribuire alla borsa di studio un valore forfettario, in nessun caso convertibile in denaro. In sostanza, allo studente dell’Unical, a differenza di qualunque altro collega di altri Atenei, il valore della sua borsa di studio (che fino a due anni fa valeva 3.500 euro circa) sarebbe immotivatamente trattenuto tra il 100 per cento e il 75 per cento, fatta eccezione per il periodo pandemico. Una impostazione che ha generato forti squilibri, particolarmente gravi nel contesto pandemico, non avendo Unical inteso rimborsare alcun servizio. Il Campus calabrese è, peraltro, storicamente sempre stato in ritardo nell’assegnazione degli alloggi, comportando almeno due ordini di problemi: nessun rimborso è stato mai erogato a fronte dei ritardi e, con le assegnazioni in ritardo, gli studenti sono spesso stati costretti a rinunciarvi, dopo aver già sottoscritto un contratto di locazione privato. Come denunciato dagli studenti in una missiva rivolta al Ministro, «per restituirle la percezione reale del problema da parte dei nostri colleghi, possiamo solo riferire che in data 22.09.2021 abbiamo protocollato ben 2.452 richieste di rimborso dei servizi non fruiti (per un valore tra i 6,5 e gli 8 milioni di euro) che […] hanno ricevuto risposta […] proprio dal Magnifico Rettore; proprio in questa sede apprendevano di aver scelto di aderire ad una “missione solidaristica (imposta, ndr)” consistente nella devoluzione dei nostri servizi alla copertura delle altre borse». Wanda Ferro chiede quindi al ministro quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda assumere in merito alla vicenda, e chiede a tutti i colleghi parlamentari calabresi «di sostenere le richieste degli studenti cui bisogna assicurare pienamente il diritto allo studio».

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