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Cambia il Decreto Calabria: ok del Senato a nuove assunzioni e stop agli atti ingiuntivi dai privati

Approvato il maxiemendamento. Sarà più incisiva l’azione del commissario Occhiuto e in suo supporto 40 unità di nuovo personale

Pubblicato il: 03/12/2021 – 11:31
Cambia il Decreto Calabria: ok del Senato a nuove assunzioni e stop agli atti ingiuntivi dai privati

ROMA È arrivato in Senato l’ok al maxiemendamento al Decreto Fiscale che introduce modifiche al “Decreto Calabria bis” sulla sanità regionale. Rispetto alla stesura originaria dell’emendamento, che di fatto configurava una sorta di super struttura commissariale, il nuovo testo si è un po’ “alleggerito”, ma introduce comunque novità sostanziali che dovrebbero rendere più operativa e incisiva l’azione al commissario Roberto Occhiuto.

Le misure

Nel dettaglio l’emendamento approvato al Senato prevede diversi interventi, tra cui l’autorizzazione all’assunzione via Agenas di 40 unità di personale da destinare al supporto del commissario e che potranno anche operare nel dipartimento Salute della Regione. Inoltre, è consentito il reclutamento di nuovi esperti per il controllo di fatture e pagamenti delle Aziende sanitarie e ospedaliere, la sospensione delle spese legate alla mobilità passiva – che ogni anno superano i 320 milioni di euro – e un contributo di solidarietà di 120 milioni per gli anni 2024-2025.
Novità anche sulle procedure degli atti ingiuntivi da parte dei privati. Viene infatti esclusa la possibilità fino al 31 dicembre del 2025 di attivare azioni esecutive da parte delle azienda private. E c’è anche la decadenza automatica dei debiti non vantati dai fornitori nei confronti delle aziende sanitarie entro dicembre 2022. Un meccanismo che potrebbe mettere in sicurezza per il futuro i conti delle aziende sanitarie. Così come la possibilità consentita alle Aziende di dedicare fino a cinque unità per effettuare operazioni di controllo, liquidazione e pagamento delle fatture correnti e pregresse. Un sistema che dovrebbe scongiurare il rischio già avvenuto in passato di liquidare più volte le stesse fatture, con un aggravio pesantissimo per le casse delle aziende sanitarie.

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