CROTONE Il maestro orafo Michele Affidato è stato nominato ambasciatore nazionale dell’Unicef. La cerimonia si è svolta questa sera nella sala del consiglio comunale di Crotone alla presenza di numerose autorità civili e militari. Presente anche il presidente nazionale dell’Unicef, Carmela Pace, che ha consegnato al maestro orafo crotonese una pergamena e il distintivo dell’Unicef, che lei stessa ha voluto appuntare all’occhiello della giacca di Affidato. Il protocollo della nomina si è concluso con la sottoscrizione del documento di accettazione dell’incarico. Nel suo intervento Affidato ha esternato la grande emozione che ha vissuto nel ricevere l’incarico. Il suo impegno nell’Unicef è partito ricoprendo il ruolo di testimonial e successivamente quello di ambasciatore calabrese e da oggi riveste l’incarico prestigioso di ambasciatore nazionale. Affidato ha ricordato con affetto e commozione il compianto presidente Francesco Samengo, il loro rapporto di amicizia e le iniziative messe in campo a favore dei bambini anche all’interno di Casa Sanremo, durante la grande kermesse della canzone italiana. Un impegno profuso a 360 gradi per garantire migliori condizioni ai bambini, senza guardare il censo sociale di appartenenza e la nazionalità. Ha ricordato il lavoro svolto al campo di accoglienza di Sant’Anna, dove in collaborazione con la prefettura pitagorica ha contribuito alla realizzazione di un parco giochi con al centro una barca. Un simbolo messo lì per ridare serenità ai bimbi che, proprio su una barca insicura, hanno attraversato il mare. Affidato si è emozionato e il numeroso pubblico presente nella sala consiliare si è alzato in piedi per applaudirlo. Il tema dei bambini che arrivano dal mare, ma anche dalla terra ferma è stato trattato in più interventi. Ne ha parlato il presidente Pace, che ha accomunato l’esperienza calabrese con quella siciliana: due terre vocate all’accoglienza dei profughi e, quindi, dei bambini. Pace ha sottolineato l’importanza del lavoro che svolgono i volontari dell’Unicef finalizzato alla costruzione di “un mondo migliore dove far vivere i bambini”. Il tema dei bambini che arrivano sulle carrette del mare e chiedono sicurezza e un mondo migliore di quello che si sono lasciati alle spalle è stato trattato anche dal prefetto di Crotone, Carolina Ippolito, che ha evidenziato il ruolo che la città pitagorica riveste. «Crotone è terra di accoglienza», ha detto Ippolito, che ha ringraziato Affidato «per tutto quello che ha fatto».
Affidato è amato e stimato e sono stati in tanti ad evidenziare questo aspetto. Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha detto di «essere orgoglioso» di essere amico del maestro Orafo, che ha ringraziato per l’immagine positiva che esporta negli altri territori. Parole di elogio e di ringraziamento sono state espresse dai sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, e da quello di Caccuri, Mariangela Caligiuri. Tropea e Caccuri sono due Comuni che hanno dato la cittadinanza onoraria al maestro orafo crotonese. A parlare dell’umanità che è capace di esprime Affidato è stato monsignor Ezio Limina, che ha rappresentato l’arcivescovo di Crotone, Angelo Raffaele Panzetta, assente per sopraggiunti e improrogabili impegni. Monsignor Limina ha ricordato i 35 anni di impegni a favore della chiesa crotonese e non profusi dal maestro orafo. Affidato ha frequentato la sezione della scuola media in seminario e con la sua arte orafa ha fatto conoscere Crotone in tutto il mondo. «Michele è una persona con il cuore grande», ha detto monsignor Limina. Parole di elogio sono state espresse anche dal presidente del comitato promotore provinciale Unicef di Crotone, Giusy Regalino. La cerimonia è stata coordinata dalla giornalista Antonella Marazzita.
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