REGGIO CALABRIA Edilizia giudiziaria, organici, tasso di litigiosità, densità della criminalità organizzata. Sono questi, a giudizio del vice presidente del Csm David Ermini, i problemi principali della giustizia nelle regioni meridionali. Ermini è intervenuto in videocollegamento al convegno “A Sud della Giustizia”, organizzato a Reggio Calabria dal Consiglio nazionale forense e dall’Ordine degli avvocati della città dello Stretto.
«Queste criticità – ha detto – portano a ritardi e gap di efficienza che sono superiori alla media nazionale. Abbiamo davanti a noi una fase molto delicata di ricostruzione e di rilancio del Paese. Il riassetto della giustizia costituisce una riforma di contesto del Piano nazionale di ripresa e resilienza, una riforma che condiziona l’accesso ai fondi europei. Non solo alla parte dei fondi legata alla giustizia, ma a tutti i miliardi del Recovery. Dobbiamo a ogni costo garantire tempi processuali in linea con gli standard europei, perché la posta in gioco è il futuro del Paese e io sono certo che tutti i magistrati daranno il loro contributo per attuare fino in fondo le riforme del processo civile e del processo penale. In quest’ottica non esiste una questione meridionale della Giustizia. Esiste però la necessità di individuare e risolvere le specifiche criticità che incidono sull’efficienza della risposta giudiziaria al Sud».
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