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«L’encefalogramma piatto del Sasus e gli annunci del sindaco Manna»

La Federazione riformista di Rende critica la gestione dell’ex Pit Serre cosentine: «Un tesoretto di risorse sprecato in assunzioni»

Pubblicato il: 04/12/2021 – 16:53
«L’encefalogramma piatto del Sasus e gli annunci del sindaco Manna»

RENDE «C’era una volta il PIT 8-Serre Cosentine, un aggregato di 16 comuni con Rende come capofila, poiché Giacomo Mancini, allora sindaco di Cosenza, rinunciò a ricoprire il ruolo di presidente e propose Sandro Principe, sindaco di Rende. Il Pit elaborò un programma innovativo affinché la ricerca dell’Unical fosse utilizzata dalle imprese nei settori farmaceutico e dei materiali edilizi e per favorire il turismo culturale e l’artigianato artistico nei centri storici. Inoltre, era prevista la ristrutturazione e l’utilizzo dell’opificio ex Zagarese di Surdo di Rende per il distretto del cibo. In ogni caso, il PIT 8 realizzò molti interventi come ad esempio il lungo fiume Campagnano in Castrolibero, il recupero del Borgo Storico della frazione Motta di Domanico, la ristrutturazione di Palazzo Sersale a Cerisano, delle piscine di Castiglione Cosentino e di parte dell’ex CRAI a Rende per ospitare start-up». Così, in una nota, la Federazione riformista di Rende.
«La gestione del PIT – continua la nota – lasciò al Sasus, suo erede, oggi presieduto dal sindaco di Rende recordman di incarichi, un tesoretto di 770mila euro utilizzato prevalentemente per assunzioni per l’esercizio di discutibili funzioni, e per altro che nessuna traccia ha lasciato a beneficio delle comunità. Questo “encomiabile consuntivo” del Sasus ha impegnato ben otto anni di attività; un consuntivo assolutamente fallimentare».
«Oggi – ricorda la Federazione riformista – il Sasus si ripresenta in pista in “pompa magna”, annunciando un meraviglioso progetto di “Mobilità Sostenibile”, con l’acquisto di bici ed auto elettriche con un investimento di ben 2 milioni di euro. A parte ogni valutazione di merito, registriamo che Manna si è affrettato a chiarire che non “ci sono i fondi”, chiedendo aiuto ad Occhiuto ed a Iacucci che, peraltro, presiede un ente privo di risorse e, per giunta, si trova in una condizione di incompatibilità. Considerato il diluvio di annunci con cui Manna (quale? Il sindaco, il presidente di Sasus, di Ato CS, delle l’AIC o dell’ANCI Calabria?) ha inondato giornali e TV, vien spontaneo chiedersi: sarà il solito proclama dopo ben otto anni in cui l’encefalogramma del Sasus è risultato piatto? Già nell’antichità (Tucidide ateniese V sec.A.C.) era stato osservato che alcuni demagoghi si segnalavano per credere alla propaganda che essi stessi producevano».

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