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No Draghi day, «salvaguardare i territori, non gli interessi dei gruppi economici» – VIDEO

Le piazze d Reggio e Cosenza contro la manovra del governo. «Sanità, infrastrutture, ambiente siano i capisaldi del Pnrr»

Pubblicato il: 04/12/2021 – 19:07
No Draghi day, «salvaguardare i territori, non gli interessi dei gruppi economici» – VIDEO

REGGIO CALABRIA Dallo Stretto fino a Cosenza e in diverse altre piazze d’Italia l’Usb lancia la chiamata per il “No Draghi Day”. Un momento di protesta, e riflessione sulle prospettive di breve e lungo termine che passano attraverso i fondi del Pnrr. «Chiediamo che il governo faccia un ragionamento volto a salvaguardare i territori e non gli interessi dei soliti gruppi economici», dice Peppe Marra di Usb Reggio Calabria. Il luogo di ritrovo è Piazza Camagna dove a poco a poco le bandiere cominciano ad aumentare e a quelle del sindacato di base si aggiungono anche sigle delle associazioni e dei movimenti che hanno risposto all’appello.  

«Questa giornata – aggiunge Marra – fa seguito allo sciopero generale dell’11 ottobre. Vogliamo andare avanti e costruire una grossa mobilitazione per contrastare politiche come lo sblocco dei licenziamenti o la mancanza del rinnovo dei contratti contro il caro vita. Vediamo che in Italia c’è voglia di costruire questa opposizione». La pandemia, come denunciato e puntualmente dimostrato a più riprese, ha finito per danneggiare le classi più deboli e i soggetti più vulnerabili. «Noi – conclude il portavoce dell’Usb – stiamo portando avanti la battaglia per il rinnovo dei contratti dei precari della sanità. La pandemia non può essere la scusa per manovre di emergenza a discapito dei lavoratori e i fondi del Pnrr possono servire per questo scopo».
Sanità, ma anche infrastrutture e ambiente devono essere i capisaldi della programmazione del Pnrr. Lo sottolinea Lorenzo Fascì, portavoce del Movimento per la rinascita del Pci: «Abbiamo aderito in maniera convinta per alzare la voce contro un governo che guarda ai grandi poteri ma non ai ceti deboli. Al Sud rischiamo di perdere un’occasione storica» soprattutto per i più giovani. «Il Pnrr potrebbe essere un’occasione anche per tenere nella nostra terra le tante intelligenze che vanno via da anni». (f.d.)

La manifestazione a Cosenza

Ci sono stati anche momenti di tensione, poi rientrati, tra i manifestanti e le forze dell’ordine a Cosenza durante la manifestazione “No Draghi Day” organizzata in piazza Kennedy, un’area del centro della città, dai sindacati Usb e Cobas. L’iniziativa di mobilitazione è stata indetta, hanno spiegato gli organizzatori, «per dire no ai licenziamenti di massa, ai rincari di bollette e di beni di primissima necessità e contro l’aumento dell’età pensionabile».
Alcuni manifestanti al termine del dibattito in piazza hanno cercato di forzare il blocco delle forze dell’ordine e costituirsi in corteo verso corso Mazzini, una delle arterie principali della città. Sono stati accesi fumogeni e intonati cori da stadio.
«Viviamo in una terra – hanno sostenuto i rappresentanti sindacali- dove la stragrande maggioranza delle famiglie fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, dove i servizi pubblici fanno piangere e le uniche alternative sono offerte a caro prezzo da società private. Proprio in questo momento, abbiamo bisogno di rialzare la testa, di reagire e di chiedere al governo un cambio di passo reale. Servono maggiori investimenti nel welfare, evitate lo sblocco dei licenziamenti e la tassazione dei patrimoni ricchi».

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