CATANZARO Qualità scientifica e umanizzazione del confronto. La XI edizione del “Joint Meeting” si chiude con una soddisfacente presenza e con importanti riflessioni sui delicati temi della pediatria e della medicina dell’adolescenza. Ieri mattina, nella Sala Convegni del Seminario San Pio X ha chiuso i battenti la tre giorni che ha visto susseguirsi interessanti sessioni di lavoro dedicate alla clinica quotidiana nei vari campi: Endocrinologia, Diabetologia, Oncoematologia, Neurologia, Gastroenterologia e Nutrizione,Reumatologia, Allergologia e Chirurgia pediatrica. Il congresso è stato promosso ed organizzato dall’associazione ACSA&STE Onlus, presieduta dal dottor Giuseppe Raiola (Direttore di Unità Operativa U.O.C. Pediatria, dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro) di concerto con le società scientifiche MAGAM (Mediterranean and Middle East Action Group of Adolescent Medicine), SEMA (Sociedad Espanola de Medicina de la Adolescencia), CIPE (Confederazione italiana pediatri), SIEDP (Società italiana endocrinologia e diabetologia pediatrica) AMA (Associazione medici endocrinologi), e con il patrocinio dell’Ordine dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Catanzaro e del SS Regione Calabria Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”. La segreteria organizzativa è stata affidata alla professionalità dell’agenzia “Present&Future”. “Quello con il Joint Meeting è diventato un appuntamento fondamentale per tutti gli specialisti dove poter affrontare le principali problematiche mediche che si riferiscono all’età pediatrica e adolescenziale ma anche quelle che riguardano la sfera sociale – ha affermato il dottore Giuseppe Raiola, direttore di Unità Operativa U.O.C. Pediatria, dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, chiudendo i lavori del congresso -. E lo è stato ancora di più in questa edizione, tornando in presenza dopo due anni, ritrovando un proficuo confronto prima di tutto umano. Continua la preziosa collaborazione con i colleghi spagnoli e una preziosa attività scientifica che ogni anno ci consente di ampliare i nostri orizzonti. Abbiamo trattato temi di grande attualità nell’ambito della Nutrizione, Epatologia, Endocrinologia, Reumatologia, Chirurgia Pediatrica, Medicina dell’Adolescenza, Malattie croniche e delle problematiche psicosociali, seguendo sempre e comunque il percorso della umanizzazione nei nostri reparti, dove abbiamo a cuore e ci prendiamo in carica non solo i nostri piccoli pazienti, ma tutto il contesto familiare. Appuntamento, quindi, al prossimo anno”. La mattinata era stata caratterizzata da una serie di interventi e relazioni di alto profilo che hanno centrato l’attenzione, in particolare, sul ruolo dei pediatri anche in seguito all’emergere di nuove problematiche fisiche e psicologiche conseguenti alla pandemia. “L’adolescenza è la fascia d’età più colpita in questa emergenza pandemica, perché è difficile per un adolescente stare e vivere da solo – ha esordito il professor Felix Notario, pediatra e presidente della Sociedad Espanola de Medicina de la Adolescencia -. Dobbiamo riprendere l’attività vaccinale della fascia dell’infanzia e dell’adolescenza per adeguarsi ai tempi odierni. Dobbiamo essere bravi a stare vicini agli adolescenti, e lo possiamo fare proprio partendo dalla vaccinazione. Abbiamo l’occasione di creare altre abitudini e cercare di far migliorare lo stile di vita dei ragazzi, anche in vista dell’età adulta. E’ come se fosse l’ultima possibilità che abbiamo noi pediatri”. “Il Joint Meeting ha rappresentato una importante occasione per uscire da un immobilismo di tipo concettuale che sta coinvolgendo non solo i ragazzi, ma ha riguardato anche noi – ha affermato la dottoressa Maria Concetta Galati, direttrice della struttura operativa complessa di ematologia ed oncologia pediatrica del “Pugliese-Ciaccio” -. Il congresso è stato eccellente, sia dal punto di vista scientifico che umano e ha permesso un produttivo confronto su tematiche emergenti la cui definizione è sempre più urgente”. “E’ il momento di riappropriarci della nostra sociologia della salute, non solo nei confronti dei ragazzi che ne hanno risentito pesantemente – ha aggiunto il professor Antonio Messi che ha relazionato in merito -. Il confronto de visu, anche quello che riusciamo ad avere pranzando insieme, ci permette di discutere e rivedere alcune tematiche, soprattutto in termini di transizione epidemiologica, nel corretto modo di approccio alle malattie infettive, che diventeranno una grande sfida nei prossimi anni”. “La Calabria ha bisogno di manifestazioni organizzate da specialisti calabresi come il dottor Raiola che fanno scuola nel mondo creando percorsi di collaborazione – ha aggiunto Antonio Marziale, fondatore e presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori – Su questo tipo di iniziative la Calabria deve puntare decisamente, perché danno lustro edotto il profilo della qualità”. Nella relazione, Marziale ha voluto lanciare una vera e propria provocazione dicendo ai pediatri che sono bravi perché il loro mestiere è designato a scomparire. “Ho detto questo provocatoriamente perché l’infanzia la stanno uccidendo – spiega ancora -. La stanno uccidendo i genitori con comportamenti che emulano i ragazzi considerandoli sempre più grandi di quello che sono. La politica che a esempio vuole abbassare a 16 anni l’età per il porto d’armi o la patente, poi c’è la Cassazione che dice che a 14 anni si può fare sesso con gente più grande d’età. Per questo ho detto ai pediatri ‘congratulazioni perché state resistenti ma chissà fino a quando’. L’ho detto per richiamare alla responsabilità di riscoprire la percezione dell’infanzia, Questa nuova edizione del “Joint Meeting” ha visto la partecipazione e il coinvolgimento di quasi tutte le unità operative del “Pugliese-Ciaccio” proprio sottolineare la fondamentale necessità di una “comunione” nella gestione del paziente. “Non c’è bisogno solo del pediatra ma del pediatra e di tutte le altre figure, “sempre nel superiore interesse del paziente”, ha spiegato la dottoressa Valentina Talarico, dirigente medico Soc Pediatria del “Pugliese-Ciaccio” che ha coordinato i lavori. “Il ritorno del congresso in presenza e la possibilità di incontrare tanti colleghi ha rappresentato una speranza, soprattutto in questo momento che ci troviamo a vivere di fatto la quarta ondata della pandemia. Una ventata di ottimismo nella speranza di poter riprendere in mano la nostra vita dal punto di vista sociale e anche lavorativo – ha detto ancora –. Il nostro lavoro di medici è la cura dei bambini ma anche il costante aggiornamento scientifico, ce lo ha insegnato proprio la pandemia che ci ha messo a contato con nuove patologie e con nuove problematiche emergenti: dobbiamo al passo”. Nell’ambito del meeting, anche la settima edizione del premio “Il Vento del Rinnovamento e della Solidarietà” che ha visto la presenza della presidente nazionale dell’Unicef, la professoressa Carmela Pace, e del maestro orafo Michele Affidato che ha realizzato, e donato, le opere consegnate ai vincitori, vale a dire: il dottor Antonio Scarpino, presidente del Lions Catanzaro Host; Alessandro Tassoni, presidente G.E. RU.V. (Gruppo Emergenza Rupe Ventosa); l’artista Fabio Mazzitelli; l’Ispettore Luigi Crupi e componenti delle volanti di Crotone.
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