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Occhiuto punta Platì e San Luca: «Pochissimi vaccinati, pronti a istituire la “zona rossa”»

Dati allarmanti nei due centri della Locride. Ma il governatore è fiducioso: «100mila dosi nei primi sette giorni di dicembre»

Pubblicato il: 08/12/2021 – 10:58
Occhiuto punta Platì e San Luca: «Pochissimi vaccinati, pronti a istituire la “zona rossa”»

CATANZARO «Con la mia ordinanza per la mascherina obbligatoria all’aperto ho voluto lanciare un alert ai calabresi: noi dobbiamo stare più attenti degli altri, perché abbiamo una sanità fatiscente. E poi occorre continuare a correre sulle vaccinazioni». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista a TgCom24.
«Ho parlato ieri con il commissario dell’Asp di Reggio Calabria, in quella Provincia ci sono Comuni come Platì e come San Luca nei quali sono vaccinati solamente il 29 e il 30% degli abitanti. Ho avvertito il commissario: al primo focolaio, in quei Comuni istituirò subito la “zona rossa”. La maggioranza dei calabresi, che ha scelto la scienza, non può pagare per l’irresponsabilità di una minoranza irragionevole, che non si vaccina».

«In Calabria 100mila dosi nei primi 7 giorni dicembre, 2mila prime dosi al giorno»

«Il green pass rafforzato – ha detto ancora Occhiuto nell’intervista – sta funzionando molto bene, è stata una scelta azzeccata del governo, e soprattutto sta incentivando le vaccinazioni. In Calabria nei primi 7 giorni di dicembre abbiamo inoculato 100mila dosi, e negli ultimi giorni stiamo facendo 2mila prime dosi al giorno».
Secondo il governatore «l’Italia in questo momento può anticipare la pandemia e non inseguirla come avveniva in passato, siamo avanti rispetto a tanti altri Paesi europei, e allora è giusto andare avanti con decisione come sta facendo il governo. In Calabria la scelta del green pass rafforzato è stata apprezzata e vissuta con grande disponibilità da parte dei calabresi. I controlli stanno andando bene, e sono assolutamente necessari: ci sono le condizioni per far rispettare le regole. Ma confido molto di più nel senso di responsabilità dei cittadini, gli italiani hanno dimostrato in questi mesi di essere molto rigorosi rispetto ai doveri che hanno, nei loro confronti e nei confronti della collettività».

«Obbligo vaccinale? Se necessario si faccia»

Per il governatore «Bisogna convincere quanto più possibile gli scettici della necessità di vaccinarsi: se supereremo il 95% di cittadini immunizzati, a quel punto qualsiasi discorso sull’obbligo vaccinane non avrà più senso. Ma l’obbligo vaccinale nel nostro Paese esiste già: i nostri figli per iscriversi e per andare a scuola devono obbligatoriamente vaccinarsi contro alcune malattie. Il Covid è o non è più pericoloso rispetto al morbillo? Comunque, non ho un approccio ideologico a questo tema: se l’obbligo vaccinale dovesse essere necessario, per salvaguardare la salute dei cittadini e la nostra economia, che si faccia».

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