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La cattura

Blitz ad Amantea, catturato pericoloso latitante

I carabinieri hanno arrestato Alessandro Marigliano. Era irreperibile dal 14 settembre scorso. Era sfuggito alla cattura nell’operazione “Crypto”

Pubblicato il: 09/12/2021 – 10:20
di Roberto De Santo

AMANTEA Alessandro Marigliano, irreperibile dal 14 settembre 2021 su cui pende ordinanza custodia in carcere è stato individuato e catturato ad Amantea. Il 40enne era finito nell’operazione della Distrettuale antimafia di Reggio Calabria denominata “Crypto” che ha portato all’arresto di 57 persone tra cui lo stesso Marigliano che era riuscito a sfuggire alla cattura.
I carabinieri di Amantea, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Paola e dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, con un blitz scattato attorno alle prime ore del mattino hanno individuato Marigliano nell’abitazione della compagna in via Amalfi che è stata denunciata a piede libero per favoreggiamento. Un blitz in cui è stato fondamentale l’ausilio dei Cacciatori di Calabria che hanno cinturato l’area intorno all’abitazione nel centro di Amantea impendendo al ricercato qualsiasi via di fuga.
L’arrestato non ha opposto alcuna resistenza ed al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Paola, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il profilo del latitante

L’uomo è ritenuto dagli inquirenti stretto collaboratore e persona di fiducia di Francesco Suriano, nipote dello storico boss di Amantea Tommaso Gentile.
Secondo quanto ricostruito dalla distrettuale Reggina, il gruppo amanteano farebbe parte di presunti narcos che smisterebbero fiumi di droga, soprattutto eroina lungo la costa del Tirreno cosentino. In particolare, stando alle risultanze investigative della distrettuale reggina, proprio Francesco Suriano sarebbe il «promotore, organizzatore e finanziatore dell’associazione» mantenendo personalmente i contatti con il gruppo rosarnese dal quale acquistava stupefacente che veniva poi ceduto al dettaglio sulla piazza di spaccio di Amantea e zone limitrofe, che lui stesso gestiva. E in questo ambito Marigliano catturato oggi ad Amantea si «prodigava fattivamente aiutandolo ad intrattenere i contatti con gli altri associati ed assieme al quale e/o per conto del quale si occupava della vendita e della cessione della sostanza stupefacente».
Un blitz dunque che chiude il cerchio su un’operazione che ha squarciato il velo sui rapporti tra i clan rosarnesi e quelli tirrenici, storicamente legati da vincoli di “collaborazione”. (r.desanto@corrierecal.it)

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