ROMA «Non sono fuggito dalla Calabria. Come alcuni di voi già sapevano, a me l’esperienza lì non stava piacendo e non ero felice. Per questo ho deciso di andarmene e l’ho detto alla società, un giorno prima di partire. Ripeto, ho conversato con i dirigenti e il mio procuratore è in contatto con il club per chiudere questa storia nel miglior modo possibile».
Dall’aeroporto di Parigi, dove ha fatto scalo e prima di prendere il volo (in ritardo) che lo riporterà in Brasile dove arriverà domani, il pallavolista oro olimpico 2016 Douglas Souza, icona del mondo Lgbt dopo aver fatto outing e dopo che le sue storie su Instagram lo avevano reso uno dei personaggi di Tokyo 2020 facendo salire da 240mila a 3 milioni il numero dei suoi followers, risponde via Instagram al comunicato del Callipo Vibo Valentia che lo aveva accusato di essersene andato, a campionato in corso, senza avvisare. «Ha abbandonato la città ed i compagni di squadra senza alcuna autorizzazione e giustificazione. La società è profondamente delusa e valuterà ogni azione per tutelare gli interessi del Club», è scritto in una nota diffusa dal Callipo Vibo, formazione al penultimo posto della Superlega e di cui fanno parte anche gli altri due brasiliani Mauricio Borges e Flavio Gualberto.
Douglas non ha confermato che tra i motivi del suo addio ci sia la possibilità per lui di partecipare al Grande Fratello brasiliano, idea che, in passato, ha ammesso intrigarlo molto e si è limitato a dire di aver «già ricevuto proposte da alcuni club della Superliga (brasiliana ndr), e ora valuterò cosa è meglio per il mio futuro».
Douglas ha lasciato la Calabria assieme al suo compagno Gabriel Campos, protagonista con lui di tante storie su Instagram e assieme al quale nei mesi scorsi aveva denunciato di aver subìto episodi di omofobia. «In Europa», aveva detto senza aver specificato dove ma aggiungendo che «adesso ho paura».
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