REGGIO CALABRIA «Così non va bene. Non possiamo ritrovarci all’ultimo momento nell’ordine del giorno del Consiglio regionale proposte neanche accennate nella conferenza dei capigruppo, è una mancanza di rispetto nei confronti di tutto il Consiglio». È quanto sostengono in una nota congiunta i consiglieri regionali di opposizione Amalia Bruni (gruppo misto), Nicola Irto (Pd) e Davide Tavernise (M5S).
«Tutti gli argomenti – spiegano – hanno bisogno del tempo necessario per esser studiati in modo serio, altrimenti la loro discussione diventa senza costrutto. Non si possono decidere delle cose nella conferenza dei capigruppo e trovarcene altre quando si tratta di affrontarle in seno all’Assise regionale. L’Istituzione è una cosa seria che appartiene a tutti e non solo a una parte politica che decide di farne ciò che vuole autonomamente. Cosi non ci stiamo, tutti devono avere le stesse garanzie, altrimenti viene meno quel ruolo di garante che è proprio dell’opposizione».
Bruni, Irto e Tavernise chiedono, quindi, «che prima della riunione del Consiglio di martedì prossimo venga ridiscusso quest’ordine del giorno riconvocando la conferenza dei capigruppo. E naturalmente, per consentire in futuro un lavoro serio e scrupoloso occorre varare urgentemente le commissioni, luoghi naturali di discussione e approfondimenti. Non tollereremo più da ora in avanti l’utilizzo del Consiglio come se si trattasse di una proprietà privata. Sarebbe uno schiaffo – concludono i tre consiglieri regionali – a quella parte dell’elettorato che ci ha votato».
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