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La vertenza

Autorità portuale e Bruno Bossio: «Gioia Tauro Port Agency, riprendono per tutti le indennità»

La deputata del Pd: «Decisivo l’intervento dell’Autorità portuale che ha trasmesso l’elenco dei lavoratori beneficiari»

Pubblicato il: 11/12/2021 – 14:59
Autorità portuale e Bruno Bossio: «Gioia Tauro Port Agency, riprendono per tutti le indennità»

GIOIA TAURO Si è conclusa positivamente l’attesa dei lavoratori portuali di Gioia Tauro, iscritti nell’elenco dell’Agenzia, che dallo scorso agosto non percepivano il pagamento dell’Ima. Dopo ripetute interlocuzioni, tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, la direzione generale del MIMS ha disposto il nulla osta al relativo pagamento, in base all’elenco definito dall’Ente guidato dal presidente Andrea Agostinelli. A darne notizia in una nota è l’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio.
Nella missiva ministeriale, inviata anche all’Inps, è stato «ribadito l’esercizio dell’autonomia decisionale e gestionale dell’Autorità di Sistema portuale nel procedere all’individuazione, in conformità alle disposizioni di legge, dei soggetti da inserire nell’Agenzia e, pertanto, dei beneficiari dell’indennità di mancato avviamento».
È stato, altresì, specificato che l’Ufficio legislativo del MIMS, investito della questione interpretativa delle misure normative da adottare, nel condividere la posizione dell’’Autorità di Sistema portuale, ha chiarito che l’Ente ha iscritto i lavoratori nell’elenco della Port Agency in applicazione all’art. 4, comma 1 del DL 243/2016, convertito in legge n°18 del 2017 e modificato dal DL 104/2020, convertito in legge 126/2020.
Viene, così, ribadito che i criteri per la regolare iscrizione dei lavoratori alla Port Agency sono stati responsabilmente adottati dall’Autorità di Sistema portuale, in quanto esiste, nell’area portuale di Gioia Tauro, una condizione soggettiva di persone licenziate per esubero da impresa ex art. 18 o ex art.16 e che, da almeno cinque anni, persistono stati di crisi aziendale o cessazioni delle attività terminaliste e delle imprese portuali.
In via prudenziale, l’Ente ha ritenuto di far confluire nell’Agenzia gli ulteriori soggetti licenziati per esubero applicando oltre ai meri criteri fissati dalla norma in materia, riferita all’esubero da impresa ex art. 16 o ex art. 18 regolarmente autorizzata, ulteriori “criteri di salvaguardia” che hanno sostanzialmente assimilato le valutazioni effettuate in sede di prime iscrizioni a quelle successive all’emendamento. Nello specifico, quindi, è stata verificata ed accertata la sussistenza del requisito del godimento degli ammortizzatori sociali dell’impresa ex art. 18 o ex art. 16 nel quinquennio precedente all’entrata in vigore dell’emendamento.
I lavoratori che rientrano nell’elenco sono quelli appartenuti alle società Automar (ex Blg), Coopmar, Universal Service, International Shipping, Sea Work e All Service.

Bruno Bossio: «Tutti i lavoratori vedranno ripristinato il sostegno al reddito»

«Giunge finalmente a soluzione la vicenda dei lavoratori assegnati alla Gioia Tauro Port Agency, a cui da mesi non venivano erogati gli ammortizzatori sociali». Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: «I pagamenti delle indennità ripartiranno e questo grazie alla tenacia dei lavoratori, alle sacrosante proteste messe in atto dalle organizzazioni sindacali e con il sostegno di un certosino e delicato impegno istituzionale, che mi ha vista schierata in questa battaglia di giustizia sociale, iniziata nel 2017 con la nascita dell’agenzia finalizzata alla ricollocazione e alla riqualificazione dei lavoratori portuali».
«Inizialmente – prosegue la parlamentare – all’interno di essa rientrava un esiguo numero di aventi diritto. Solo successivamente la platea è arrivata a 103 lavoratori, grazie a un emendamento che ho presentato ad agosto 2020 e che allargava il raggio di azione della “Port Agency” anche a soggetti inizialmente esclusi seppur impegnati nell’area portuale. In questi mesi – dopo il taglio delle indennità deciso dall’Inps per decine di figure – ho ritenuto doveroso battermi, nelle sedi istituzionali competenti, perché venisse corretto un evidente errore di interpretazione della legge. Decisivo e fondamentale, infine, l’intervento dell’Autorità portuale che ha trasmesso l’elenco completo ed esatto dei beneficiari delle indennità, consentendo così di superare definitivamente difficoltà e impasse che pure ci sono state in questo percorso di affermazione dei diritti. Oggi, finalmente, tutti i lavoratori vedranno ripristinato il sostegno al reddito che gli era stato improvvidamente negato e potranno riprendere un prezioso percorso di crescita professionale».

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