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La Cgil: «A Cosenza un termovalorizzatore non è necessario»

«Non abbiamo motivi per non credere che il sindaco Caruso su queste e mille altre questioni vorrà e cercherà lo scambio con le parti sociali»

Pubblicato il: 11/12/2021 – 15:32
La Cgil: «A Cosenza un termovalorizzatore non è necessario»

COSENZA «La città di Cosenza sarà chiamata nei prossimi mesi a compiere scelte importanti che, inevitabilmente, avranno ricadute sui comuni e sui residenti dei comuni dell’area urbana; proprio per questo si rende necessario, oltre che opportuno, aprire un confronto con tutti gli attori portatori di interessi sani per la città». Lo riporta una nota stampa della Cgil di Cosenza.
«In questi giorni la stampa ha dato notevole risalto, giustamente, alle affermazioni del neo sindaco Caruso in merito alla questione del nuovo ospedale, sulla quale la Cgil da tempo chiede un confronto. Bene l’idea di collocare la nuova struttura a Vaglio Lise – proseguono dal sindacato – uno spazio che consentirà al nuovo ospedale di avere l’ambizione di essere un presidio per l’intera provincia e non solo per la città e l’area urbana, garantendo collegamenti adeguati ed in tempi ragionevoli, uno spazio che potrà consentire una fattiva collaborazione con l’Unical, grazie anche all’avvio dei corsi di medicina e tecnologie digitali in una visione lungimirante e sinergica con l’università Magna Grecia. Non si temporeggi oltre, la discussione sulla scelta del sito è diventata oltremodo dilatoria su un tema che ogni cosentino ritiene urgente e non più rinviabile».
«Diversa – spiega la Cgil cosentina – è invece la questione riguardante la necessità di un termovalorizzatore. E non lo diciamo per mero dogma ideologico ma perché, dati alla mano, non appare essere una necessità per Cosenza. Il report annuale di Arpacal pone la provincia di Cosenza al primo posto con oltre il 64% di raccolta differenziata, nonostante, ad oggi, non si vedano i benefici di tale virtuosità, considerato che, a mero titolo esemplificativo il costo pro capite a Cremona, demograficamente simile a Cosenza, è di 142,40 € l’anno per lo smaltimento dei rifiuti mentre per la città bruzia è di 246,00.
Crediamo, invece, che una maggiore attenzione debba riservarsi alle procedure di intercettazione di fondi del Pnrr destinati ad incentivare una economia circolare attraverso i “progetti faro” per filiere industriali strategiche che permetterebbero di riciclare e riutilizzare i materiali e funzionali alla riconversione di siti già esistenti. Non abbiamo motivi per non credere che – conclude la Cgil di Cosenza – come annunciato in campagna elettorale, il sindaco Caruso su queste e mille altre questioni riguardanti la nostra città vorrà e cercherà il confronto e lo scambio con le parti sociali e, soprattutto, con i cittadini».

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