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Delitto Barbieri a Rossano, condannati in Appello Filadoro e Fornataro

Per i due responsabili dell’omicidio pene rispettivamente di 18 anni e 9 anni. In primo grado le pronunce erano state più pesanti

Pubblicato il: 13/12/2021 – 18:51
Delitto Barbieri a Rossano, condannati in Appello Filadoro e Fornataro

CORIGLIANO ROSSANO Omicidio Barbieri, si è concluso nella giornata di oggi il  giudizio di secondo grado, dinanzi alla Prima Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, per il 28enne Cristian Filadoro e il 34enne Vincenzo Fornataro. Accogliendo le richieste della Procura Generale e rideterminando la pena concedendo delle attenuanti, i giudici hanno condannato Filadoro a 18 anni e Fornataro a 9 anni. I due erano stati condannati in primo grado rispettivamente a 30 anni e 16 anni dal Gip del Tribunale di Castrovillari all’esito del processo che era stato celebrato con la formula del rito abbreviato.
Le parti civili sono difese da Ettore Zagarese, Francesco Nicoletti, Giusy Acri, Emanuele Sapia, Nicoletta Bauleo, Maria Teresa Zagarese.

L’agguato e la morte di Antonio Barbieri

Il giovane Antonio Barbieri, rinvenuto gravemente ferito il 12 gennaio 2019 all’interno di una Mercedes in via Bruno Buozzi allo scalo di Rossano, morì quattro giorni dopo presso l’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza. Il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Corigliano Rossano, che condusse le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, individuò immediatamente il motivo passionale e diede corso a serrate attività investigative stringendo il cerchio attorno agli imputati nel giro di pochi giorni.

La sentenza di primo grado sul delitto

Per come statuito dalla sentenza di primo grado, emessa nel febbraio 2020, l’esecutore materiale sarebbe stato Cristian Filadoro (difeso in Appello dagli avv.ti Giuseppe Bruno e Luca Marafioti)  mentre concorrente – secondo la forma del concorso anomalo – nella commissione del grave gesto di sangue sarebbe stato Vincenzo Fornataro (difeso dall’avv. Massimo Ruffo) per aver, quella sera, accompagnato con la propria macchina Filadoro dall’area urbana di Corigliano all’area urbana di Rossano. Si attendono ora le motivazioni della sentenza di secondo grado.

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