ROMA Passa anche alla Camera l’emendamento che modifica il decreto Calabria bis. Così dopo l’approvazione dello scorso 3 dicembre al Senato, questo documento che introduce importanti novità nel campo sanitario calabrese ottiene il voto favorevole dei deputati.
L’emendamento era inserito all’interno di un pacchetto di misure in materia economica e fiscale su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia. In particolare il documento complessivo ha ottenuto 429 voti favorevoli e 46 voti contrari.
Tra le misure che introduce l’emendamento passato oggi pomeriggio alla Camera la possibilità di assumere da parte di Agenas fin da primo gennaio 40 unità in supporto alla struttura commissariale calabrese.
Non solo, nel provvedimento è contemplata la possibilità da parte delle aziende sanitarie ed ospedaliere calabresi di ottenere il supporto di 5 unità da destinare ad operazioni di controllo, liquidazione e pagamento delle fatture pregresse e correnti. Diminuendo così il rischio di doppie liquidazioni di spettanze: un fenomeno che in passato ha determinato l’appesantimento dei bilanci sanitari.
Ma vi è di più, con l’emendamento approvato dalla Camera viene introdotto una sorta di scudo contro eventuali richieste di pagamenti di debiti da parte di fornitori se questi non sollecitano il saldo entro il 31 dicembre 2022. E non sarà possibile avviare azioni esecutive fino al 31 dicembre 2025. Un sistema che dovrebbe proteggere i conti delle aziende sanitarie ed ospedaliere calabresi.
Sempre per dare maggiore manovra finanziaria alla sanità calabrese, l’emendamento introduce una misura che esclude dal riparto annuale del fondo sanitario il computo della mobilità passiva. Si tratta di quelle ingenti somme che finora erano finite nelle altre regioni dove i calabresi decidevano di curarsi e che comportava un immediato taglio alla fonte del finanziamento. Ora quelle somme potranno essere dilazionate in un quinquennio e a partire dal 2026. Alla Calabria viene poi destinato un fondo di solidarietà da 60 milioni di euro per due annualità: 2024 e il 2025.
Dunque una grande boccata di ossigeno per le casse delle aziende sanitarie calabresi. E un aiuto concreto all’azione del neo commissario Roberto Occhiuto.
x
x