COSENZA «Si è spenta oggi Rosina Gullo, moglie di Giannino Losardo e madre di Raffaele e Angela. Alla tristezza per la perdita di una persona cara, conosciuta al capezzale di suo marito morente in uno dei momenti più drammatici della storia calabrese e della mia vita in particolare, si aggiunge il rammarico che questa straordinaria donna di Calabria se ne sia andata senza che l’omicidio di Giannino abbia avuto giustizia nelle aule dei tribunali». Ad affermarlo la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: «L’omicidio Losardo fu per molti di noi, allora giovani dirigenti del Pci l’appalesarsi della drammaticità della sfida mafiosa non solo allo Stato e alle sue istituzioni democratiche ma anche allo stesso Pci che in quegli anni in Calabria si presentava come la punta più avanzata della lotta alla criminalità organizzata. Ricordo la straordinaria manifestazione con Enrico Berlinguer e Pio La Torre a Cetraro. Ricordo l’avvio del processo dove, per la prima volta nella storia della giurisprudenza italiana, un partito politico si costituì parte civile con le facilmente comprensibili conseguenze di esposizione dei propri dirigenti e militanti alle “attenzioni” dei poteri criminali. Ma la famiglia Losardo e tanti, dentro e fuori Cetraro, hanno inteso continuare questo impegno civile per quei valori che valsero il sacrificio di Giannino. Ai figli, alla famiglia tutta – conclude la deputata – e alle comunità di Cetraro e Fuscaldo possiamo solo dire che quel sacrificio non è stato vano e continueremo a batterci contro la prepotenza mafiosa e per l’affermazione della giustizia e dello Stato di diritto».
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