LAMEZIA TERME «Molti calabresi, spesso, hanno il vizio dell’autolesionismo: raccontano una Calabria peggiore di quello che è. Noi, invece, dobbiamo avere la consapevolezza di quello che abbiamo e creare gli strumenti per poter accelerare» la crescita della regione. Riconfermato nell’esecutivo regionale con deleghe al Lavoro, Sviluppo economico e Turismo, Fausto Orsomarso è anche fresco della partecipazione ad “Atreju”, il “Natale dei conservatori” organizzato da Fratelli d’Italia.
Di questo ed altro, l’assessore regionale discute negli studi de L’altro Corriere Tv come ospite di Danilo Monteleone e Ugo Floro nell’episodio del talk 20.20 andato in onda questo giovedì, 16 dicembre, sul canale 16.
«Ci aspettavamo un po’ di più in verità». Orsomarso commenta così il risultato ottenuto dal suo partito alle ultime elezioni regionali. La larga vittoria del centrodestra ha sancito una forte trazione Forza Italia con tutti gli altri partiti della coalizione a rincorrere. Fdi, tuttavia, è arrivato primo tra i secondi. «Purtroppo ci sono state vicende traumatiche in passato e questo volta siamo stati prudenti», dice. «C’è stata una polarizzazione sul partito del presidente». Il dato elettorale va, quindi, letto sotto due aspetti: da un lato il fatto che «questa è una regione che ha poche grandi città», dall’altro «che le regionali non sono un’elezione politica, ma sempre amministrativa».
In ogni caso, il membro di Fratelli d’Italia ha visto riconfermata la propria elezione. «Trovo che Occhiuto, come dimostrato in questi primi cinquanta giorni, sia nella piena serenità oltre che maturità». Un punto di partenza essenziale.
Questo primo periodo vedrebbe quindi promossa l’iniziativa del governatore che dapprima ha rivoluzionato l’assetto dei dipartimenti per snellire la burocrazia dell’Ente e, subito dopo, si è dedicato alla Sanità. È arrivata in prima istanza l’investitura quale commissario “ad acta” (che torna dunque a coincidere col presidente della Regione) e da ultimo l’avvio della così detta “Azienda Zero” e l’approvazione delle linee programmatiche. La strada è ancora lunga, ma secondo Orsomarso è quella giusta: «Occhiuto, come me, arriva da una stagione come consigliere regionale con la piena maturità dell’agire». Sempre sulla sanità, dice Orsomarso: «Non è che Scopelliti voleva chiudere gli ospedali. Bisognava stare alle condizioni stringenti date di volta in volta dai vari tavoli, come il Tavolo Adduce». L’assessore non paragona l’attuale esecutivo a quello guidato dall’ex governatore di centrodestra «ma penso che quell’esperienza, finita traumaticamente, potesse avere motivo di continuare». La fase odierna è diversa perché «espansiva», anche a fronte delle risorse in arrivo. Un’occasione che «richiede il massimo confronto».
«La Calabria di oggi – aggiunge – non è paragonabile a quella della stagione di Scopelliti. Oggi c’è la consapevolezza che o funzioni o vai a casa. I ritmi attuali dell’esecutivo devono essere mantenuti. Penso comunque che Occhiuto abbia vinto anche perché c’è stato un pezzo di governo (guidato dalla compianta Jole Santelli, ndr) che, nonostante le difficoltà, ha dimostrato che la Calabria può non essere ultima».
«Riparto da dove ho lasciato». Orsomarso ha chiari gli obiettivi che vuole perseguire attraverso le sue deleghe in Cittadella. Su tutte il turismo, che deve diventare il vero motore della regione. «C’è una traccia nuova che si rifà alla volontà di costruire una nuova reputazione anche sui media e sui social». L’assessore si riferisce al percorso e agli obiettivi che si intende perseguire attraverso “Calabria Straordinaria”, un «racconto diverso della regione, che ho provato a mettere anche nel mio spot elettorale». Bisogna, secondo Orsomarso «stagionalizzare la Calabria».
«La traccia è quella di costruire un nuovo “storytelling” sul turismo delle radici, sui mid (marcatori identitari distintivi, ndr). Abbiamo speso tante risorse per gli spot, ma se non riorganizziamo i servizi è inutile portare i turisti».
In agenda per l’anno che verrà ci sono gli “Stati Generali del turismo”. Un appuntamento che «non richiederà telecamere», ma sarà raccontato «attraverso la programmazione». «Ci siederemo a un tavolo per organizzare le risorse e l’agenda del turismo».
Ne dovrebbe venire fuori il “Piano triennale sul turismo” «che non deve diventare un libro dei sogni, ma una programmazione delle azioni annuali con le loro singole voci». Orsomarso racconta inoltre il suo obiettivo di creare un’“Agenzia per il Turismo”, sulla scorta dell’esperienza pugliese che vede oggi un organismo operativo con 190 persone assunte.
Un passo in più per coinvolgere i giovani «che già collaborano con noi per costruire idee» e per promuovere il confronto «con tutti gli operatori e i territori». Un ulteriore modo per incrementare l’offerta lavorativa così da «poter trasferire chi oggi prendere il “reddito di cittadinanza”, che è un “metadone di Stato”». Per farlo, l’invito – soprattutto ai giovani – è di intraprendere percorsi e «costruire professionalità» utili per la regione, soprattutto nell’ambito turistico che offre oggi molteplici spazi.
In chiosa, l’annuncio di importanti novità per il settore spettacoli e grandi eventi e una riflessione: «Se i calabresi fossero più “socratici” si scoprirebbero migliori». (redazione@corrierecal.it)
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