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Regione, la matassa Commissioni si sta sbrogliando: accordo di massima nella maggioranza

La designazione dei presidenti potrebbe avvenire nel prossimo Consiglio: tre a FI e due a Lega e FdI. Forcing per il bilancio prima di Natale

Pubblicato il: 16/12/2021 – 21:45
Regione, la matassa Commissioni si sta sbrogliando: accordo di massima nella maggioranza

REGGIO CALABRIA Maggioranza al lavoro per chiudere tutte le pendenze entro la fine dell’anno, se possibile entro Natale. Dopo il Consiglio regionale “fiume” nel quale ha portato a casa provvedimenti di forte impatto – “Azienda Zero” in sanità e la fusione degli ospedali di Catanzaro – dimostrando una compattezza a prova di bomba sulla linea del governatore Roberto Occhiuto, il centrodestra si accinge a stringere i tempi anche sugli altri due “nodi” che l’agenda politica presenta: la sessione di bilancio e le commissioni.

Obiettivo: ritorno in aula prima di Natale

Oggi è stata giornata di contatti e di interlocuzioni tra il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e i capigruppo di maggioranza, il tutto finalizzato a scandire le prossime tappe dei lavori consiliari, che dovrebbero essere definite lunedì in sede di Conferenza dei capigruppo. Le indicazioni emerse sono quelle di tornare in Consiglio regionale tra il 22 e il 23 dicembre per completare quello che è rimasto da completare: l’ok al bilancio e la designazione degli uffici di presidenza delle Commissioni permanenti e speciali. La data dell’Assemblea in realtà è subordinata all’arrivo del parere dei revisori contabili al bilancio della regione: se arriva nei tempi giusti, si va in aula prima di Natale, altrimenti il 28 dicembre, un’ipotesi però che Occhiuto non garrirebbe, e per questo il governatore sta spingendo per incassare questo parere. Visto il piglio dimostrato da Occhiuto e dalla sua maggioranza in queste settimane, è prevedibile che questo parere arriverà a stretto giro di posta. E così il Consiglio regionale chiuderà la sessione dando il via libera a tutti gli atti propedeutici, compresi Rendiconto, la variazione bi bilancio dopo le osservazioni della Corte dei Conti in sede di parifica, e il “consolidato”, e quindi al bilancio vero e proprio, in modo da evitare l’esercizio provvisorio.

La trattativa per le commissioni

Ma tutto porta a ritenere che all’ordine del giorno del prossimo Consiglio ci siano anche le presidenze e gli uffici di presidenza delle Commissioni (il cui elenco del resto è già stato inserito sul sito istituzionale di Palazzo Campanella). Anche qui, l’input arrivato dal presidente Occhiuto e dal presidente del Consiglio regionale Mancuso è quello di chiudere anche questa partita al più presto. Un tavolo vero e oprprio sul tema non ci sarebbe stato ancora nella maggioranza, ma le trattative in atto avrebbero comunque determinato uno schema e un accordo di massima sulla distribuzione delle 7 presidenze appannaggio del centrodestra: 3 a Forza Italia, e 2 rispettivamente a Lega e Fratelli d’Italia. Ci sarebbero resistenze da parte dell’Udc e di Coraggio Italia ma sono resistenze fisiologiche, destinate a rientrare. Anche Forza Italia – dicono i bene informati – in realtà ancora spingerebbe per una quarta presidenza, ma in realtà la soluzione migliore per mantenere la sintonia nella coalizione – salvi ovviamente stravolgimenti dell’ultima ora, sempre possibili –  è quella del “modulo” 3-2-2, ancora comunque da definire nei dettagli. Secondo quanto si è appreso, comunque, Forza Italia dovrebbe occupare le tre caselle presidenziali a sua disposizione con Michele Comito (commissione Sanità), Giuseppe Mattiani e Katya Gentile, con Pasqualina Straface e Valeria Fedele che al momento resterebbero ferme ai box. La Lega invece piazzerebbe Pietro Raso (destinato alla presidenza della Commissione Ambiente) e Giuseppe Gelardi (potrebbe andare alle Riforme), mentre Fratelli d’Italia piazzerebbe Antonio Montuoro alla presidenza di una commissione permanente “di peso” e Luciana De Francesco. Ma su questi aspetti particolari in realtà ancora si dovrà trattare fino all’ultimo, anche perché non mancano alcuni “nodi” ingarbugliati come quello dell’Anti-‘ndrangheta, che non attrae nessun gruppo (potrebbe però finire a Fratelli d’Italia): a sbrogliarli sarà il leader della coalizione Occhiuto, che finora è rimasto alla finestra nella partita delle commissioni ma potrebbe intervenire se sarà necessario per trovare la quadra definitiva nel centrodestra.  Quanto all’ottava, la commissione speciale di Vigilanza, la presidenza andrà (dovrebbe andare) all’opposizione per come garantito dalla stessa maggioranza: il centrosinistra l’avrebbe già opzionata con il M5S Francesco Afflitto, ma il polo di De Magistris ha già detto che non ci starà, e allora probabilmente alla fine ci si dovrà contare in aula. (c. a.)

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