COSENZA Questa mattina, il gup del Tribunale di Cosenza, Piero Santese, ha disposto una superperizia nei confronti di Giuseppe Marino: l’uomo di 43 anni che uccise nel marzo scorso a Mongrassano, il fratello Pasquale, di 45 anni davanti alla propria figlia maggiorenne. La ragazza, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano congiuntamente a quelli della Compagnia di Cosenza, con il coordinamento della Procura, a seguito di alcuni dissidi familiari ormai incancrenitesi nel tempo, aveva deciso di lasciare la casa dove viveva con i propri genitori per trasferirsi da Mongrassano a Cosenza. Per farlo la giovane aveva chiesto un passaggio allo zio, ma il padre della ragazza, casualmente in transito in quel momento, notando la scena e aveva rallentato per chiedere spiegazioni su quanto stesse avvenendo. Fu a quel punto, improvvisamente, che l’uomo, a bordo della propria auto, si scagliò contro il fratello, schiacciandolo col retro della macchina, per poi arrotarne più volte il corpo durante la manovra necessaria per allontanarsi dal luogo del delitto.
Secondo gli avvocati difensori, Giuseppe Marino non sarebbe stato in grado di intendere e di volere al momento dell’omicidio, mentre per la Procura di Cosenza guidata da Mario Spagnuolo avrebbe agito cosciente dell’azione che stava compiendo. (f.b.)
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