REGGIO CALABRIA Il bilancio di previsione e tutti gli atti legati alla sessione contabile, in modo da evitare l’esercizio provvisorio, la composizione degli Uffici di presidenza delle Commissione consiliari, e poi qualche debito fuori bilancio, i rendiconti di vari enti strumentali della Regione, una legge per la stabilizzazione del precariato storico, alcune proroghe di interventi normativi in scadenza. Sono ben 36 i punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, convocato – come anticipato dal Corriere della Calabria – giovedì 23 dicembre, a ridosso del Natale: orario di inizio fissato alle ore 10,30 per quella che si profila come un’Assemblea fiume. Occhi puntati, sul piano politico, soprattutto sul bilancio di previsione 2022-24 approvato nelle scorse settimane dalla Giunta regionale: la manovra ammonta complessivamente a circa 6,5 miliardi, con con il 62% delle risorse assorbite dalla sanità e con “soli” 767 milioni di risorse disponibili per scelte discrezionali della Giunta e del Consiglio. Spicca inoltre, tra i provvedimenti all’ordine del giorno di giovedì, il lungo elenco delle designazioni degli uffici di presidenza – presidente, vicepresidente e segretario – delle 6 commissioni permanenti e delle 2 speciali (Vigilanza e Anti-‘ndrangheta) del Consiglio regionale: secondo quanto si è appreso, anche se ancora ci sono trattative in corso nella maggioranza di centrodestra – a cui andranno sette presidenze – si sarebbe raggiunto un accordo di massima che prevederebbe 3 caselle a Forza Italia, e 2 rispettivamente a Lega e Fratelli d’Italia, mentre la commissione spettante all’opposizione – Vigilanza – dovrebbe andare al centrosinistra, in particolare al M5S, anche se il polo di De Magistris annuncia già battaglia. Non manca qualche “strenna” natalizia, come quella prevista da una proposta di legge, targata Forza Italia e Coraggio Italia, recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 25 giugno 2019, n. 29 (Storicizzazione risorse del precariato storico)”: al di là del linguaggio burocratico, si tratta di un testo che dovrebbe portare alla stabilizzazione di circa 700 precari (696 per la precisione), quelli della legge 15 del 2008 (70 persone in servizio a Calabria Lavoro con contratti a tempo determinato, 52 che prestano attività a supporto di altri enti e 574 in forza ai Comuni della regione) per una spesa di circa 8 milioni. (c. a.)
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