RENDE I consiglieri comunali di minoranza Franco Beltrano, Massimiliano De Rose, Sandro Principe, Annarita Pulicani e Mimmo Talarico chiedono l’annullamento del concerto di Capodanno e di destinare la somma stanziata ad una delle tante criticità nei settori del sociale e dei servizi alla persona ed al territorio, di cui soffre la città di Rende.
«In relazione al preoccupante andamento della situazione epidemiologica nel nostro Paese e in Calabria in particolare – scrivono in una nota – si chiede al sindaco di Rende di annullare il previsto concerto di Capodanno e gli altri eventi musicali all’aperto che causano oggettivi assembramenti tali da favorire il contagio. Pur volendo prescindere, per il momento sulla legittimità e sull’opportunità politica della delibera di riferimento, i dati degli ultimi giorni, nonché la drammatica organizzazione sanitaria regionale, dovrebbero suggerire a tutti, e in particolare alle autorità pubbliche, l’assunzione delle necessarie precauzioni all’insegna della responsabilità e della sobrietà. Comprendiamo la volontà – prosegue la nota – soprattutto tra i più giovani, di ritornare alla normalità e di recuperare lo spirito gaudente proprio delle festività, tuttavia chi ricopre una carica pubblica ha il dovere di farsi carico della difficile situazione sanitaria e di essere conseguente. Non sfugge a nessuno che un’eventuale ripresa del contagio metterebbe in seria discussione i sacrifici fatti finora in termini di restrizioni e comprometterebbe l’efficacia della campagna vaccinale in atto».
Beltrano, De Rose, Principe, Pulicani e Talarico di dicono stupiti della volontà dell’Amministrazione comunale di non tenere conto «delle gravi difficoltà economiche in cui versano tante famiglie ed imprenditori anche nel nostro comune, la cui situazione è stata aggravata dalla pandemia» e per questi motivi ritengono «utile e doveroso che la somma destinata al concerto e alle altre attività ludiche venga invece destinata ad una delle tante criticità nei settori del sociale e dei servizi alla persona ed al territorio, di cui soffre la città di Rende. Questo stato di cose – concludono – non può lasciare indifferente il Prefetto di Cosenza, al quale chiediamo di assumere i provvedimenti di sua competenza in materia».
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