CATANZARO “Alleanza per Catanzaro” irrompe sulla scena politica del capoluogo di regione in vista delle prossime elezioni comunali. Il “battesimo” arriva al fondo di una convention alla quale prende parte anche il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, della Lega, ispiratore insieme all’assessore comunale Franco Longo e al consigliere comunale Eugenio Riccio di un progetto politico che intende far valere il suo peso e la sua forza nell’ambito del centrodestra. Ne è convinto lo stesso Mancuso nel corso della presentazione del progetto quando afferma che senza di loro «il centrodestra non va da nessuna parte». Mancuso, Longo e Riccio illustrano gli obiettivi di un soggetto politico la cui gestazione parte da lontano, «almeno 4 anni fa», spiega Longo, mentre Riccio sostiene che «abbiamo un progetto per la città, che ha bisogno di una visione, della quale possiamo rappresetare una parte migliore essendoci già spesi per il capoluogo». Alle Comunali del 2022 “Alleanza per Catanzaro” confluirà in una lista che ospiterà – rileva Mancuso – «tante persone che si vogliono proporre e che le forze tradizionalii non sono in grado di accoglierle: comunque – precisa il presidente del Consiglio regionale – ci sarà sicuramete una lista della Lega, una lista forte e competitiva e complementare a quella di “Alleanza per Catanzaro”, anche se faremo gruppo unico in Consiglio comunale perchè non ci piace collezionare capigruppo». Inevitabile il passaggio sul futuro candidato sindaco del centrodestra, ma qui Mancuso non manca di dire la sua senza tanti fronzoli: «Il tavolo del centrodestra – afferma il presidente del Consiglio regionale – è in alto mare. Ho sentito ieri Salvini, mi ha chiesto se ci sono novità sul candidato sindaco. Io ripeto che le trattative devono iniziare dopo che loro a Roma decidono chi deve indicarlo. A me questo non piace perchè dovrebbe nascere da una riunione spontanea degli addetti ai lavori, ma sappiamo che non è così. Sono pratiche consolidate da prima che facessi politica. Io penso che ci siano delle idee, basta decidere chi deve indicarlo e penso che siamo agli sgoccioli ma sarà sicuramente condiviso. Sono pronto a convidere – sostiene Mancuso – nomi di altri partiti, quello che conta è che siano capaci e di volere lavorare per il bene della citta». Da Mancuso comunque un no alle primarie, che pure erano state ventilate dal suo leader di aprtito Salvini: «Il centrodestra – fa presente – ha sempre vinto senza questo strumento, che tra l’altro non garantisce la scelta migliore, ci sono già dei nomi importanti e su uno di questi può trovare la condivisione». Infine, un giudizio su quest’ultima legislatura targata Sergio Abramo: per Mancuso e per gli altri ispiratori di Allenza Catanzaro, ci sono luci e ombre. «La consiliatura – afferma il presidente del Consiglio regionale – è nata tra le polemiche e tra le polemiche sta finendo. C’è spazio anche per l’autocritica perchè alcuni programmi e progeti non sono stati realizatti, colpa della litigiosità della classe politica. Ma non getterei a mare tutta l’amministrazione Abramo: Catanzaro in alcune espressioni è un esempio da imitare, penso alla gestione dei rifiuti, dove rappresentiamo il meglio in Calabriae nel cmapo delle opere pubbliche non si è mai perso un finanziamento. Abbiamo il pallino del porto, dev’essere – rimarca Mancuso – una priorità per la prosisma amministrazione, non portarla a termine sarebbe il fallimento di tutti. Certo, non ci dobbiamo accontentare, dobbiamo migliorare. E non siamo soddisfatti di come si sta procedendo con il piano regolatore» Infine, da Mancuso un messaggio al sindaco Abramo, che secondo molti osservatori politici potrebbe a breve procedere a un rimpasto di Giunta: «Penso – conclude Mancuso – che il sindaco non debba fare niente visto che mancano pochi mesi per le nuove elezioni, c’è troppo poco tempo, non è il momento».
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