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Covid e sicurezza negli ospedali: il piano dell’Asp di Catanzaro

Piano predisposto dall’Azienda sanitaria del capoluogo per «regolamentare gli accessi» e i controlli sui “green pass”

Pubblicato il: 21/12/2021 – 14:58
di Giorgio Curcio
Covid e sicurezza negli ospedali: il piano dell’Asp di Catanzaro

LAMEZIA TERME Regolamentare gli accessi nei presidi ospedalieri di Lamezia Terme, Soverato e Soveria Mannelli e nei servizi territoriali, dal 30 dicembre 2021 al 31 marzo 2022. È questo l’obiettivo della direzione amministrativa dell’Asp di Catanzaro, necessario «per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza all’interno delle strutture pubbliche» ma anche per poter consentire, in modo agevole, i controlli relativi ai “green pass” attuando così le disposizioni urgenti in ambito lavorativo per cercare di contrastare l’emergenza Covid-19. 

L’adesione

L’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo, con il direttore generale Ilario Lazzaro, ha così predisposto la sottoscrizione di convenzioni specifiche, attraverso la delibera 1.408 del 21 dicembre 2021, con le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale del territorio, raccogliendo l’adesione al bando di cinque realtà: l’Associazione nazionale arma dei carabinieri; la Guardia nazionale ambiente; l’Associazione nazionale Polizia di Stato; l’Associazione nazionale carabinieri sez. “Giuseppe Arruzzo” di Catanzaro e la Croce Rossa Italiana (Comitato di Catanzaro). 

Il piano

Il piano dell’Asp di Catanzaro prevede l’impiego di due unità per l’ospedale di Lamezia per 30 giorni ciascuno per l’Unac, l’Associazione nazionale Polizia di Stato e 15 giorni per la CRI, così come per l’ospedale di Soveria Mannelli dove è previsto l’impiego di una unità. Schema che vale anche il distretto di Lamezia. All’ospedale di Soverato, invece, è previsto l’impiego di una unità della Guardia nazionale ambiente e Associazione nazionale carabinieri sez. “Giuseppe Arruzzo” di Catanzaro per 30 giorni ciascuno; 15 giorni invece per la CRI. Stesso schema per i presidi i due presidi di Catanzaro e Catanzaro Lido e il distretto di Soverato.  Insomma, misure necessarie per far fronte ad un’emergenza pandemica tornata a galoppare in Calabria, e soprattutto a garantire maggiori livelli di sicurezza per tutti i pazienti e i lavoratori degli ospedali e dei presidi dell’Asp catanzarese. (redazione@corrierecal.it)

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