DIAMANTE L’occupazione di quattro aree da parte del Comune di Diamante è legittima e le pretese di ammenda presentate dall’Agenzia del demanio sono state rispedite al mittente. Così si è espresso il Consiglio di Stato su una vicenda che andava avanti dal 2014.L’Agenzia del demanio aveva chiesto al Comune di Diamante il pagamento di un milione e 600mila euro, oltre gli interessi, per l’occupazione, senza titolo, di determinate aree che si trovano sul territorio comunale, in particolare il campo sportivo di Cirella, strada e verde pubblico ed il lungomare di Diamante e strade sottostanti. Ad aprile 2004 il Comune aveva adottato quattro concessioni, per le aree indicate, che fanno parte del demanio marittimo. Secondo l’Agenzia del demanio queste concessioni erano illegittime e per questa ragione il Comune avrebbe dovuto pagare l’ammenda.Il sindaco Ernesto Magorno di è rivolto al Tar per contestare il provvedimento, affidando l’incarico di presentare il ricorso all’avvocato Oreste Morcavallo.A dicembre 2014 il Tar ha respinto il ricorso dando ragione all’Agenzia del demanio. A ribaltare le cose ci ha pensato, sette anni dopo, il Consiglio di Stato che ha accolto l’appello presentato dal legale del Comune ed ha annullato i provvedimenti dell’Agenzia del demanio.«Sono particolarmente soddisfatto – ha commentato l’avvocato Oreste Morcavallo – non solo per gli effetti della sentenza che eviterà l’esborso di una considerevole somma, ma anche per gli innovativi principi espressi dal Consiglio di Stato in tema di concessioni demaniali».
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