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Regione, è già scontro tra la dg della sanità e i “suoi” manager

Una comunicazione provoca la redazione dei sindacati. Che chiedono di avere accesso agli atti di nomina della dirigente

Pubblicato il: 21/12/2021 – 6:57
Regione, è già scontro tra la dg della sanità e i “suoi” manager

CATANZARO Dopo la denuncia del Csa-Cisal che ha puntato il dito contro atti firmati dal dg della sanità «che “denigrano” i dirigenti di settore», lo scontro sale di livello. Lo propongono due sindacati della dirigenza, Direr e Direl. Che, oltre a ribadire lo sconcerto per le richieste di Iole Fantozzi ai manager, chiedono di approfondire «tutta la procedura che ha condotto alla nomina della dottoressa Fantozzi a Dirigente generale del Dipartimento». La richiesta si sostanzia in una istanza di accesso civico, «con richiesta di copia della pertinente documentazione della procedura selettiva che ha condotto alla nomina a dirigente generale della dott.ssa Iole Fantozzi, avendo particolare riguardo alle domande comprensive di allegati, dei dirigenti interni pretermessi e della suddetta candidata esterna oggetto di nomina». 
La richiesta è preceduta da una serie di domande rivolte al governatore: «Se “il buongiorno si vede dal mattino”, non sarebbe il caso di rivedere da subito questa sua nomina fiduciaria finché la Calabria è ancora in tempo ad evitare altri danni?». Ma andiamo con ordine.  

I dirigenti interni bocciati «con motivazioni non chiare»

Direr e Direl esordiscono (sempre rivolgendosi a Occhiuto) dolendosi del fatto che «già nella selezione del Dirigente Generale del Dipartimento “Tutela della Salute e Servizio Socio-Sanitari” della Regione Calabria, lei e la sua giunta abbiate inteso pretermettere (mettere da parte, ndr) di fatto i dirigenti di ruolo della Regione con motivazioni non chiare in ordine alla presunta carenza di adeguata professionalità dei candidati interni rispetto al posto da ricoprire e non le nascondiamo che, anche a seguito di numerose sue esternazioni in corso di campagna elettorale (riportate dagli organi di stampa), temiamo che quelli della “Tutela della Salute” e delle “Infrastrutture e lavori pubblici” non saranno gli unici ambiti dell’organizzazione regionale nei quali le professionalità interne della regione verranno ingiustamente accantonate per far posto ad “esterni”, ossia di risorse che in passato non hanno certo brillato per capacità, né hanno saputo fare di meglio dei dirigenti di ruolo della Regione, senza i quali, anzi probabilmente qualcuno neppure avrebbe saputo da dove iniziare».

Lo «sconcerto» per la pec della dg 

Le doglianze arrivano al punto, già sollevato dal Csa-Cisal. «Desta sconcerto – scrivono Direr e Direl –  quanto una delle recenti nomine Sue e della Sua Giunta ha proceduto a fare. Ci riferiamo in particolare alla PEC del 15/12/2021 della neo- dirigente generale del dipartimento “Tutela della Salute e Servizi Socio-Sanitari”, Iole Fantozzi, inviata a tutti i dirigenti di settore, con la quale la stessa, ha chiesto che in ogni decreto sottoposto alla sua direzione venga riprodotto il seguente testo «attesa la situazione di scarsa attendibilità dei dati proposti a questa direzione dai dirigenti e responsabili dei settori del dipartimento, al fine di non bloccare l’attività amministrativa del dipartimento, il Dirigente generale procederà con la prosecuzione di tutte le attività in essere precisando però che i documenti prodotti potranno riportare solo le risultanze di attività di analisi e contabilizzazioni svolte dai responsabili dei Settori nei relativi periodi di riferimento. Gli stessi responsabili custodiscono la relativa documentazione contabile ed amministrativa che il Dirigente generale non ha ancora avuto modo di verificare con specifica due diligence in quanto si è insediato solo in data 29/11/2021». 

«Un provvedimento illegittimo»

«È di tutta evidenza – per i due sindacati – che un testo del genere, ove mai riprodotto in un provvedimento amministrativo, renderebbe tale provvedimento illegittimo, in quanto affetto da eccesso di potere nella figura sintomatica tipica del “difetto di istruttoria”, posto che o un dato è attendibile, verificato o verificabile, e utile a costituire adeguato fondamento di un provvedimento amministrativo, oppure, se non lo è, un provvedimento amministrativo non può essere adottato necessitando di adeguata attività istruttoria da svolgersi a monte». Sarebbero, queste, «nozioni basilari» che «invece, sembrano essere quanto meno “sfuggite” alla neo-dirigente generale del Dipartimento “Tutela della Salute e Servizio Socio- Sanitari” e ciò anche al di là delle pur chiare previsioni della Legge Regionale n. 7 del 1996 recante “Norme sull’ordinamento della struttura organizzativa della Giunta regionale e sulla dirigenza regionale” le quali di per sé prevedono che qualsiasi Dirigente Generale ha il dovere di svolgere “…verifiche e controlli sull’attività dei dirigenti, di garantire la continuità amministrativa, di coordinare i dirigenti” e di adottare degli atti amministrativi che siano basati su dati attendibili». 

«Da Fantozzi pretesa offensiva»

Il nodo della questione è «la pretesa della dottoressa Fantozzi che a fare una simile dichiarazione di “auto-accusa” siano i dirigenti di settore del Dipartimento che la stessa dirige, in una maniera che non solo si rivela platealmente offensiva dell’intelligenza e della capacità professionale dei dirigenti che intendiamo tutelare (che in nessun caso potrebbero o dovrebbero apporre una simile dicitura in un provvedimento amministrativo, pena l’illegittimità dello stesso) ma che si traduce in una formale richiesta di redigere atti annullabili perché illegittimi (sic!)». 

Le domande dei sindacati a Occhiuto: «Quale collaborazione se la dg non si fida dei manager?»

Seguono una serie di domande rivolte al presidente della giunta regionale: «È stato forse questo un maldestro tentativo della neo-dirigente generale del Dipartimento “Tutela della Salute e Servizi Socio-Sanitari” di evitare l’assunzione delle responsabilità civili, penali, amministrative, contabili e disciplinari che il suo nuovo ruolo comporta? Non ci è dato saperlo. Ma se così fosse, sig. Presidente, non sarebbe da chiedersi se la stessa è all’altezza del compito che le è stato affidato? Quale clima collaborativo pensa che possa instaurarsi tra i dirigenti di settore e una dirigente generale che non si fida di loro a prescindere da qualsiasi esame obiettivo della situazione del Dipartimento? A quali risultai pensa che possa portare un clima organizzativo improntato su queste basi?». Domande che portano dritto all’istanza di accesso civico tesa a comprendere come sia avvenuta la nomina di Fantozzi. Il clima alla Cittadella è caldissimo. 

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