CATANZARO La Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro – Fabrizio Cosentino presidente, Domenico Commodaro consigliere – ha rideterminato la pena nei confronti di Pietro Tassone, accusato per il duplice omicidio di Gaetano Benincasa, 32 anni e Tommaso Misiano, 49 anni, di Belvedere Spinello avvenuto nel luglio 2008. Il 26 settembre 2019 la Corte d’Assise di Catanzaro, presidente Alessandro Bravin, aveva condannato l’uomo all’ergastolo. In secondo grado sono state escluse le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione e Tassone è stato condannato a 30 anni di reclusione. Secondo la ricostruzione investigativa dei fatti, il killer avrebbe esploso nove colpi di pistola contro le vittime. Tassone, difeso dall’avvocato Antonello Talerico, avrebbe agito a breve distanza, cogliendo i due fuori da un bar alla periferia di Rocca di Neto appena usciti dopo aver gustato un gelato e pronti per salire sull’auto di Benincasa.
Secondo l’accusa, Misano, elemento di spicco della criminalità di Belvedere Spinello, sarebbe stato ucciso «per alcuni comportamenti poco consoni rispetto ai canoni della criminalità organizzata».
La Corte ha, inoltre, disposto di inviare alla Procura di Catanzaro gli atti relativi alla testimonianza resa a processo da Nicodemo Francesco Podella e di inviare alla Dda di Catanzaro, e alla Procura nazionale antimafia, gli atti relativi alla deposizione di Francesco Tornicchio. (a.truzzolillo@corrierecal.it )
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