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«La Regione candidi l’area del Pollino nella Strategia Nazionale per le Aree Interne»

È quanto chiedono Guido e Rubini della Cgil che invitano anche l’Ente Parco e le istituzioni locali a sostenere l’iniziativa

Pubblicato il: 22/12/2021 – 12:36
«La Regione candidi l’area del Pollino nella Strategia Nazionale per le Aree Interne»

CASTROVILLARI «La Strategia Nazionale per le Aree Interne è un progetto ambizioso attraverso cui dare risposte ai bisogni dei territori caratterizzati da importanti svantaggi di natura geografica e demografica, investendo sulla promozione e la tutela del territorio e sulla valorizzazione delle risorse culturali, ambientali, identitarie. Siamo convinti che i comuni del versante calabro della Comunità del Parco Nazionale del Pollino, tutti quelli che tra essi rispettano i criteri individuati dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne, dentro un ragionamento di macroarea e di territorio, debbano essere comunemente candidati ad entrare nella Strategia Nazionale da parte della Regione Calabria che è stata, nelle scorse settimane, sollecitata dal competente Ministero ad individuare due nuove aree su cui intervenire». È quanto riferiscono in una nota Giuseppe Guido, segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno e Nino Rubini, presidente centro studi aree interne Spi Cgil Calabria.
«Chiediamo, quindi, alla Giunta Regionale – proseguono – di scegliere e candidare l’area del Pollino per sviluppare le necessarie e nuove modalità di governance locale multilivello atte a creare nuovi circuiti occupazionali e nuove opportunità di sviluppo maturando una scelta che colga interessi generali di rilancio e di crescita. A nulla servirebbe individuare piccoli bacini territoriali al posto di una area vasta ed omogenea, che va dalla Ionio al Tirreno, perché il contrasto alla emorragia demografica in corso nel territorio del Pollino si attua solo attraverso investimenti comuni in sanità, istruzione e lavoro. Ci rivolgiamo, infine, all’Ente Nazionale Parco del Pollino ed ai rappresentati istituzionali locali e regionali, con i quali nel tempo abbiamo consolidato una comune idea di sviluppo, affinché condividano e sostengano la nostra proposta – concludono Guido e Rubini – esprimendosi in favore ed a sostegno dello sviluppo del territorio impedendo, ove qualcuno volesse farlo, che logiche legate a possibili cambiali o interessi elettorali pongano un freno allo sviluppo della comunità nella sua completezza a favore di singole realtà locali senza alcuna logica di sistema».

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