COSENZA Nessuna tregua per l’ospedale Annunziata di Cosenza e per il personale della struttura. Carenze e criticità giacciono irrisolte anche durante questa fase emergenziale, a riferirlo è Rodolfo Gualtieri, segretario Cisl medici dell’Azienda ospedaliera di Cosenza a Buongiorno Regione. «Siamo in una situazione che rasenta il dramma da un periodo lunghissimo, vogliamo denunciare prima che la struttura arrivi al collasso». Il sindacato ha chiesto le dimissioni del commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Isabella Mastrobuono per mettere in evidenza le difficoltà che caratterizzano ormai da molto tempo il lavoro dei sanitari e che potrebbero aggravare ancora di più l’attuale situazione dell’Azienda ospedaliera andando ad inficiare il sistema proprio nel pieno della quarta ondata. «La commissaria – ha detto Gualtieri – ha iniziato una rincorsa per la gestione dell’emergenza concentrandosi soprattutto sul bilancio. Se si pensa solo a far quadrare i conti l’ospedale diventa sempre meno attrattivo». Il principale problema che affligge il personale sanitario dell’Annunziata è proprio la carenza di organico, mancanza per la quale «nessun provvedimento è stato varato se non dei bandi poco attrattivi perché prospettiva di un lavoro precario e poco vantaggioso». Spiega il sindacalista: «Il pronto soccorso in questo momento è in grandissima sofferenza, sono solo 7 i medici a disposizione per l’intero reparto e due di questi potrebbero venire meno. Sono stati pubblicati dei bandi per sopperire a questa carenza, ma i giovani medici difficilmente scelgono contratti di soli 6 mesi in strutture che non offrono alcuna possibilità di carriera quando avrebbero possibilità migliori altrove». Le poche misure pensate per lenire l’affanno del sistema ospedaliero corrispondono a dei bandi «poco attrattivi e inadeguati» secondo Gualtieri, che negli studi Rai ancora una volta ha lanciato un appello affinché non si dimentichino i periodici problemi che affliggono il nosocomio del Cosentino, importante riferimento del comparto per tutta la provincia. E sul nuovo approccio del presidente Occhiuto nella gestione della sanità ha affermato: «Spero che Occhiuto possa riorganizzare il sistema sanitario, perché c’è bisogno soprattutto di questo».
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