CROTONE Si anima il dibattito per la crisi al Comune di Crotone: l’ex consigliere regionale attacca gli esponenti del centrodestra e il sindaco replica al documento diffuso dai cinque leader di opposizione. «Escludere Forza azzurri dalla coalizione di centrodestra è stato un errore imperdonabile». A parlare è Ottavio Tesoriere, referente nella provincia di Crotone di Forza azzurri, la sigla politica che fa riferimento al presidente della giunta regionale calabrese, Mario Occhiuto. Tesoriere, già consigliere regionale di Forza Italia, alle recenti elezioni è stato candidato con Forza azzurri. Non ha, quindi, condiviso il fatto di non essere stato contattato dai leader provinciali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Udc e ConSenso che ieri hanno diffuso una nota contro il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce. L’obiettivo dei firmatari della nota era quello di bloccare le attività messe in campo dal primo cittadino di Crotone per sostituire alcuni consiglieri eletti nelle sue liste. Voce ha avviato una trattativa con consiglieri di opposizione che fanno riferimento proprio ai valori del centrodestra. La trattativa stava per andare in porto ed è stata scongiurata. «Escludere il referente del partito che fa riferimento direttamente al presidente Occhiuto è stato un grave errore», sottolinea Tesoriere, che non è stato nemmeno consultato dai suoi “colleghi” di coalizione. Il referente di Forza azzurri non riesce a comprendere le ragioni dell’esclusione. «I firmatari della nota stampa – dice Tesoriere – non hanno nemmeno tenuto conto del fatto che alle recenti elezioni regionali, nella sola città pitagorica, ho conquistato circa 1.000 voti di preferenza e che nel consiglio comunale è stato eletto mio figlio Andrea Tesoriere». Il figlio è stato candidato ed eletto nella lista di Fratelli d’Italia che ha, poi, lasciato per costituire nel consiglio comunale di Crotone, il gruppo di Forza azzurri. «È stato così esclusa dalla coalizione – aggiunge – una sigla che esprime un consigliere comunale mentre il documento è stato firmato da rappresentanti di partiti che non hanno nessun riferimento nell’assise». Si riferisce a Fratelli d’Italia, ma anche alla Lega che non sono rappresentati all’interno del consiglio comunale di Crotone. «Come fanno questi partiti – commenta con ironia Tesoriere – a chiedere le dimissioni del sindaco se non hanno consiglieri comunali che lo possono sfiduciare?».
Nella replica Voce scrive: «Innanzitutto mi fa piacere, leggendo i firmatari, che lo stesso è sottoscritto da persone che tra loro non si parlavano da tempo anzi, in pubblico e privato, si lanciavano strali in continuazione». Voce si riferisce alla vicenda delle elezioni della Provincia, dove il leader dell’Udc, Enzo Sculco, è stato tenuto volutamente fuori dell’accordo che ha eletto il presidente Sergio Ferrari e otto consiglieri.
«Evidentemente – scrive Voce – una possibile scalata alla poltrona ha rinvigorito gli animi». Continuando, aggiunge: «Al di là di questa considerazione, se a loro sono occorse una trentina di righe per censurare la nostra attività amministrativa, a noi non basterebbe un romanzo per descrivere le cose che abbiamo fatto». Nel prosieguo del suo ragionamento, Voce parla del progetto “Antica Kroton” che è passato «da scatola vuota a progetti completi presentati alla Regione e concordati, guarda caso, con un governo di centro destra regionale, segno che questa amministrazione, nell’interesse della comunità cittadina, dialoga con chiunque è disposto a farlo». Secondo Voce, sono stati presentati «progetti per oltre duecento milioni di euro per i Cis con il solo obiettivo di portare sviluppo in città». È stata data «dignità a tanti percettori di reddito di cittadinanza che oggi svolgono servizio a favore della comunità cittadina». È stata rafforzata «una asfittica macchina amministrativa, riorganizzandola per restare al passo con le sfide che attendono la città. Un solo esempio: abbiamo assunto vigili urbani dopo oltre trent’anni». «Un lungo elenco – si legge ancora- che va dal rispondere alle esigenze di bisogno delle fasce più deboli, a mettere a posto i conti del comune, a dare un giusto indirizzo alla gestione degli impianti sportivi, a portare sotto servizi dove non c’erano, ad effettuare interventi infrastrutturali per la sicurezza del territorio, gli interventi in materia di protezione civile, la gestione di un periodo tra i più difficili della storia cittadina per l’emergenza sanitaria, a ridare, attraverso la cultura, una identità perduta a questa nostra città». «D’altronde – scrive Voce – la situazione che abbiamo trovato al nostro insediamento è stata più volte evidenziata e sviscerata. E quando parlo di situazione mi riferisco non solo alla macchina amministrativa ma alla città nel suo insieme».
Concludendo, Voce scrive: «Una cosa voglio aggiungere sulle considerazioni finali del comunicato degli esponenti di centrodestra che suonano quasi come un avvertimento a consiglieri comunali in carica. Se questo è un linguaggio politico allora io ne parlo un altro. E parlo il linguaggio del sindaco che ha attenzione ed interesse esclusivamente per il territorio. Ciascuno è libero di determinarsi, è vero, ma lo deve fare senza la cappa dello spauracchio di ritorsioni politiche».
x
x