«Gentlemen’s agreement in salsa calabra»

Il presidente Roberto Occhiuto, nell’ultima seduta del Consiglio regionale, ha ripristinato una convenzione non scritta. Ha restituito all’opposizione la presidenza della Commissione di Vigilanza che, per prassi e tradizione, è sempre toccata alla minoranza. Circostanza che non avvenne nell’undicesima legislatura regionale allorché la maggioranza del tempo prese tutto, controllando formalmente sé stessa. Insomma, sono riprese le buone maniere della dialettica tollerante dei rapporti politici.
Che questa sia la cifra della nuova governance lo dimostra il fatto che, quando un consigliere di minoranza, nella circostanza Raffaele Mammoliti, presentando un emendamento sul tema dei precari, Occhiuto gli ha suggerito di ritirarlo trasformandolo in mozione per essere votato all’unanimità. E così è stato.
Gli inglesi chiamano questo atteggiamento, “gentlemen’s agreement“ (accordo fra gentiluomini). Atteggiamento che si basa essenzialmente sul presupposto che entrambe le parti rispetteranno la parola data sul proprio onore in quanto, a differenza di un contratto formale, esso non può essere difeso giudizialmente.