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le indagini preliminari

La «gestione allegra» degli “Amici in Comune”. Attesa la decisione del gip

Il prossimo mese di Gennaio, la pronuncia sulla posizione degli indagati nell’operazione coordinata dalla Procura di Paola

Pubblicato il: 26/12/2021 – 5:00
La «gestione allegra» degli “Amici in Comune”. Attesa la decisione del gip

PAOLA Il prossimo 25 Gennaio 2022, il gip del Tribunale di Paola si pronuncerà in merito alla posizione degli indagati nell’operazione della Guardia di Finanza denominata “Amici in comune”.

Amici in Comune”, l’indagine

L’inchiesta coinvolge 11 persone: il sindaco “sospeso” di Praia a Mare, Antonio Praticò, l’ex sindaco di Tortora, Pasquale Lamboglia e poi funzionari pubblici e imprenditori. Che secondo l’accusa avrebbero messo in atto «condotte collusive per manipolare alcune gare di appalto». La Procura di Paola guidata da Pierpaolo Bruni ritiene grave «l’assuefazione a questo tipo di comportamenti e condotte illecite a discapito di tutti gli imprenditori che non possono godere di queste “amicizie”, finendo per rimanere esclusi dal mercato». Il presunto malaffare nel settore della spesa pubblica, ha spinto le Fiamme Gialle ad operare in attività molto complesse. «Riscontriamo spesso una gestione allegra se non spregiudicata della cosa pubblica perpetrata attraverso il ricorso ai “cartelli” di società», ha spiegato Guido Mario Geremia, Comandante Regionale Calabria della Guardia di Finanza. Secondo il Generale di Brigata, «si parla di più persone impegnate in ambiti imprenditoriali che fanno cartello per l’aggiudicazione della singola gara». E il meccanismo è sempre lo stesso, «bandi tagliati su misura, concorrenti che si prestano per far cadere la scelta sul contraente individuato ed ovviamente compiacente».

Le gare degli “Amici in Comune”

Gli appalti truccati – secondo la Procura – sono di varia natura. In un caso, ad esempio, «si è chiuso un occhio per la concessione di un impianto sportivo pur sapendo che l’imprenditore aveva delle pendenze nei confronti del comune, pari a circa 45mila euro». Ma nelle carte dell’inchiesta è finito anche il tentativo di «manipolazione di una gara per i lavori dell’adeguamento sismico di una scuola del comune di Praia, dove si era decisa la vittoria di un imprenditore», gli altri invitati alla gara, di fatto, non avrebbero avuto voce in capitolo. L’ultimo affidamento, in ordine di tempo, risale al febbraio 2021 e riguarda interventi di bitumazione delle strade del comune «dove si concorda preventivamente con l’imprenditore vincitore del bando, sia il prezzo finale e sia il computo metrico pubblicato sull’avviso». In tutto sarebbero nove le gare “truccate”.

La decisione del Gip

Il Gip potrà decidere per il non luogo a procedere o per un eventuale rinvio a giudizio degli indagati. Nel corso dell’ultima udienza, sono state discusse le posizioni di alcuni soggetti coinvolti ma restano da affrontarne delle altre come quella del responsabile tecnico Giovanni Antonio Argirò, difeso dall’avvocato Norina Scorza, e del sindaco “sospeso” di Praia a Mare Antonio Praticò, difeso dagli avvocati Roberto Le Pera e Francesco Cristiani. Agli undici indagati vengono contestati a vario titolo i capi di imputazione provvisoria che fanno riferimento alla turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, rivelazione di segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. (f.b.)

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