CATANZARO L’Asp di Catanzaro ha chiuso il bilancio di esercizio 2020 con una perdita di 12,815 milioni. Il dato emerge dalla delibera con la quale il direttore generale facente funzioni dell’azienda Ilario Lazzaro ha approvato la variazione dello schema di bilancio, variazione resa necessaria per aggiornare il documento contabile già approvato in etsate dall’allota gestioen commissariale al riparto dei fondi del Ssr da parte della Regione e alle spese per l’emergenza Covid 16. Un nuovo “buco”, dunque, per l’Asp di Catanzaro, che però registra una riduzione rispetto alla perdita d’esercizo del bilancio 2029, che si attestò a oltre 32 milioni. Dai dati contentuti nella varazione per il bilancio 2020, approvata lo scorso 23 gennaio, emerge infatti che l’Asp di Catanzaro registra un saldo positivo nella differenza tra valori e costi della produzione (rispettivamente 703 milioni e 698 milioni), saldo però poi vanificato dalla gestione finanziaria, caratterizzata anche dalla controversia con il Sant’Anna Hospital (con l’accantonamento dei 29 milioni per l’acquisto delle prestazioni dalla clinica catanzarese). Tra le principali criticità evidenziate nella relazione sulla gestione, emerge quella del contenzioso (è aumentato infatti l’accantonamento al fondo rischi, pari a 6,7 nel bilancio 2020): nel documento contabile si sostiene che i costi del contenzioso sono «allarmanti, sicché le iniziative da continuare ad implementare sono finalizzate alla riduzione del rischio di soccombenza, attraverso un’analisi più oculata delle materie del contendere, anche in un’ottica di prevenzione».
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