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binario morto

Vaglio Lise, la «porta di ingresso» di Cosenza diventata un check point fantasma

Nata con la promessa di diventare il più grande centro ferroviario regionale, è stata abbandonata al degrado

Pubblicato il: 26/12/2021 – 8:05
di Fabio Benincasa
Vaglio Lise, la «porta di ingresso» di Cosenza diventata un check point fantasma

COSENZA La stazione ferroviaria di Cosenza, a Vaglio Lise, non è presa d’assalto dai pendolari: qualche viaggiatore in attesa di un treno in partenza, poche corse per raggiungere il binario indicato sul biglietto. Nata con la promessa di diventare il più grande centro ferroviario regionale, negli anni è stata spesso oggetto di roventi scontri politici poi finiti nel dimenticatoio. Così come i progetti per riqualificare uno degli snodi centrali della città dei bruzi. Agli appelli (caduti nel vuoto) sulla realizzazione del nuovo ospedale proprio accanto alla stazione, si sono invece moltiplicate le segnalazioni di degrado. Che mostrano lo stato di abbandono e sollecitano interventi concreti per restituire dignità alla struttura.

I tanti progetti rimasti nel cassetto

Era il 2012 quando a Palazzo dei Bruzi venne posta la firma sul protocollo di intesa tra il comune di Cosenza e i vertici di Ferrovie dello Stato e Rfi (Reti ferroviarie italiane) per la riqualificazione e il rilancio dell’ampia area della stazione di Vaglio Lise, realizzata negli anni ’70. Già dieci anni fa si parlava di «di una zona con vocazione al commercio e porta d’ingresso della città e del quartiere di Via Popilia». A Vaglio Lise, l’area dell’ex scalo merci, di circa 83.000 metri quadri, si sarebbe dovuta trasformare in una grande “piazza affari”. Un enorme centro commerciale all’aperto, cuore pulsante dell’economia cosentina. E ancora, la stazione avrebbe dovuto favorire lo scambio intermodale per la metropolitana leggera e per la futura stazione dei pullman (anche queste mai realizzate). Sotto la piazza, il grande parcheggio avrebbe dovuto ospitare bus, utenti della metro e spazi dedicati ai servizi per il commercio. Nulla è stato fatto, sono trascorsi quasi dieci anni da quella firma e oggi la stazione di Vaglio Lise è considerato un check point fantasma.

Uno dei progetti di riqualificazione di Vaglio Lise

La stazione “violenta”

Non solo rifiuti e calcinacci, a Vaglio Lise si sono susseguite tutta una serie di denunce relative a inquietanti episodi di violenza. La stazione di Cosenza non solo necessiterebbe di un aspetto più gradevole e armonioso, ma anche di una migliore vivibilità degli ambienti e fruizione dei servizi. Il miglioramento per l’accessibilità ai treni, l’incremento dei livelli di decoro e di security appaiono questioni ormai non rinviabili. L’ex sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, si era rivolto, negli scorsi mesi, al Presidente di Rfi Anna Masutti, all’Amministratrice delegata Vera Fiorani, all’Ad di Trenitalia Luigi Corradi e all’allora Presidente della giunta regionale Nino Spirlì sollecitando un intervento per «attivare tutte quelle possibili soluzioni che possano consentire di utilizzare al meglio il sistema trasportistico ferroviario per accorciare le distanze, favorendo in particolare il collegamento del centro città con altre località della provincia di Cosenza, anche per disincentivare l’utilizzo dei mezzi privati che finiscono irrimediabilmente con il congestionare il traffico automobilistico». Vaglio Lise, in attesa dell’ennesimo progetto dedicato al nuovo nosocomio cittadino, ha ospitato per qualche mese l’ospedale militare da campo allestito dall’esercito nella fase acuta della pandemia. Smontate le tende, tutto è tornato esattamente come prima.

Il distretto della Salute

E se «Cosenza deve riappropriarsi del suo ruolo di capoluogo», come più volte ribadito dal neo sindaco Franz Caruso, appare evidente che per costruire un’area «metropolitana», siano necessari progetti e investimenti concretamente realizzabili. Nella “Cosenza 2050”, il programma presentato nel corso della campagna elettorale da Caruso, trova spazio l’idea di restituire alla città dei bruzi il ruolo di centro di riferimento dell’intero territorio della provincia: al centro della Sibaritide, del Tirreno, dello Jonio e del Savuto. E proprio per questo motivo, per Caruso, «l’area di Vaglio Lise dovrà ospitare il nuovo distretto della Salute, l’ospedale hub al quale si affiancheranno strutture private già in fase di realizzazione». E sul punto, la posizione del sindaco è apparsa sin da subito netta: «“Cosenza 2050” parte da dove i miei predecessori non sono mai arrivati, dalle periferie. Dimentichiamoci del chilometro di Piazza Bilotti animato dal salotto buono della città. Bisogna intervenire su tutto il territorio». Vaglio Lise non può più essere considerata solo una Cattedrale nel deserto.

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