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Crotone, in Consiglio regge la maggioranza di Voce

Durante la seduta più lunga della sua consiliatura (è durata più di sei ore) ha potuto contare sull’appoggio di 16 consiglieri comunali

Pubblicato il: 29/12/2021 – 21:55
di Gaetano Megna
Crotone, in Consiglio regge la maggioranza di Voce

CROTONE Nel primo consiglio comunale dopo l’apertura ufficiale della crisi, la maggioranza tiene. A conti fatti il sindaco di Crotone, Enzo Voce, durante la seduta dell’assise più lunga della sua consiliatura (è durata più di sei ore) ha potuto contare sull’appoggio di 16 consiglieri comunali, che hanno approvato più di 50 punti proposti dall’ordine del giorno. Alcuni punti sono passati all’unanimità. Ben 16 consiglieri, quindi, hanno votato a favore delle proposte e nelle fila della maggioranza era assente Dalila Venneri che, per quanto è stato possibile apprendere, si sarebbe resa irreperibile dopo la batosta alle elezioni provinciali. Venneri è stata candidata da Voce al consiglio provinciale e non è stata eletta. Molti dei punti all’ordine del giorno riguardavano debiti fuori bilancio. Pagamenti dovuti a cittadini che hanno vinto procedimenti giudiziari nei confronti del Comune. Alcuni addirittura avevano presentato anche atti ingiuntivi nei confronti dell’ente. Tra i punti più importanti approvati, comunque, ci sono: la Ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche possedute dal Comune, il Regolamento generale delle entrate comunali, il conferimento della cittadinanza onoraria ad Alessio Figalli, al Milite ignoto e a Patrick George Zaki, la gestione del verde pubblico e la donazione dell’ex casa comunale di Papanice ai carabinieri per istituire la caserma dell’Arma nel popoloso quartiere periferico. Il verde pubblico, sino ad ora gestito dall’Akrea, farà riferimento direttamente al Comune. A questo scopo sono stati acquistati mezzi per circa 200.000 euro. Il personale di riferimento è rapprsentato, quindi, dai dipendenti dell’ente ma anche dai lavoratori di pubblica utilità e percettori di reddito di cittadinanza. Il progetto per la realizzazione della caserma dell’Arma a Papanice era partito nel 2016 in quanto il quartiere è stato identificato come “località sensibile sotto il profilo della sicurezza pubblica”. Per la trasformazione dello stabile di proprietà del Comune in caserma dell’Arma c’è bisogno, però, dell’adeguamento sismico. La somma necessaria per l’intervento è stata calcolata in 400.000 euro, che il Comune non ha nelle proprie disponibilità. La somma è stata chiesta alla Regione Calabria e il 20 luglio scorso il dirigente comunale del settore “ha avviato una trattativa su Mepa ” per valutare la stabilità sismica dello stabile. La trattativa è andata deserta. Lo stesso dirigente ha individuato un tecnico “con adeguata esperienza per affidare l’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva”. I tempi previsti probabilmente non erano congrui e, il 3 dicembre scorso, è pervenuta al Comune una proposta del comandante provinciale dell’Arma con la quale è stata evidenziata la possibilità che l’intervento di adeguamento allo stabile di Papanice possa essere effettuato “attraverso fondi assegnati ad hoc all’Arma” a condizione che il Comune rinunci alla proprietà a favore del ministro dell’Interno. Oggi il consiglio comunale ha deciso di rinunciare alla proprietà. A più riprese la prefettura di Crotone aveva sollecitato la realizzazione della caserma a Papanice. Su proposta del consigliere Enrico Pedace la caserma di Papanice sarà intitolata al colonnello dei carabinieri Gagliano, già comandante provinciale a Crotone, prematuramente scomparso a causa del Covid. Oggi Voce ha potuto contare, quindi, sul voto di 16 consiglieri e ora può pensare ad avviare il rimpasto in Giunta. Si parla della sostituzione di almeno quattro assessori. Il rimpasto dovrebbe essere realizzato già nel prossimo mese di gennaio.

Il foglio per raccogliere le firme

Durante i lavori del consiglio comunale di oggi, tra i consiglieri di opposizione, è girato un foglio per raccogliere le firme per chiedere un consiglio ad hoc finalizzato a sfiduciare Voce. Sino ad ora il foglio è stato firmato da 13 consiglieri di opposizione. Sono due le riflessioni che vengono fatte sull’obiettivo che si intende raggiungere: la prima dice che si intendono stanare i rappresentanti di opposizione che fanno l’occhiolino a Voce; la seconda, invece, mirerebbe a mandare a casa l’attuale amministrazione provocando lo scioglimento anticipato del Consiglio. Nell’opposizione, però, non mancano le fibrillazioni. Durante i lavori del consiglio di oggi, intorno alle 15,30, il consigliere Mario Megna (Forza Italia) ha proposto un aggiornamento della seduta di oggi a domani. Megna voleva dimostrare che la maggioranza non aveva i numeri per andare avanti. Contro la proposta di Megna hanno votato Danilo Arcuri e Antonio Megna del gruppo “Crotone città di tutti” (opposizione).

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