CATANZARO «Il Governo, attraverso il decreto di Natale entrato in vigore lo scorso 25 dicembre, ha varato nuove misure che impongono l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 sui tutti i mezzi di trasporto pubblico, nei cinema, nei teatri, nei musei e durante gli eventi sportivi svolti al chiuso e all’aperto». È quanto si legge in una nota di Federconsumatori che aggiunge: «Se gli eventi culturali e sportivi hanno un effetto contenuto sui bilanci delle famiglie calabresi, l’obbligo di indossare le mascherine sui mezzi di trasporto avrà inevitabili ricadute sulle economie familiari dove presenti studenti e lavoratori pendolari costretti all’utilizzo quotidiano di mezzi pubblici».
«Federconsumatori Calabria, alla luce dei fattori speculativi dello scorso anno all’indomani delle prime disposizioni anti Covid circa l’obbligo dell’uso delle mascherine – è detto ancora nella nota – allora addirittura “fai da te” vista la difficoltà a reperire quelle chirurgiche nei normali canali di vendita, ha inteso compiere una prima indagine nelle città capoluogo di Provincia per verificare il costo di vendita delle mascherine FFP2. Allo scopo, nella giornata del 28 dicembre sono state consultate 40 tra farmacie e parafarmacie delle città di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria».
«Il quadro emerso – spiegano – è di un tendenziale contenimento e differenziazione dei costi delle mascherine FFP2 a marchio CE, e non colorate, con picchi per ogni singolo pezzo sino a 3,90 euro a Reggio Calabria in farmacia ed il costo minimo a Cosenza a 0,99 centesimi in parafarmacia. Tendenzialmente più basso in tutte le province, ad eccezione di Crotone, il costo di vendita delle mascherina presso le parafarmacie».
«Se il costo medio per ogni mascherina fra le 5 province è pari a 1,74 euro si desume che il costo medio mensile che ogni famiglia dovrà sopportare, se con 1 componente familiare studente ed 1 componente lavoratore – segnalano – sarà di circa 90,00 euro mensili, costo suscettibile ad un ulteriore incremento nel caso di cambio obbligato della mascherina se con orari di studio o di lavoro articolati oltre le 8 ore continuative. Considerato il costo che dovranno sopportare le famiglie, si desume il rischio che in taluni casi, per contenere i costi, le mascherine possano essere utilizzate per più ore e più giorni con una limitata e rischiosa funzione di sicurezza personale, familiare e collettiva».
«La salute e la sicurezza non sono un lusso per chi può comprarle. Devono essere un diritto garantito per tutti i cittadini». Lo afferma Mimma Iannello presidente Federconsumatori Calabria che aggiunge: «A maggior ragione se viene fatto obbligo per legge di usare determinati dispositivi di sicurezza». «Atteso che le mascherine FFP2 offrono una più alta protezione contro il Covid-19 e che ad oggi, assieme ai vaccini – afferma ancora Iannello – il loro uso costituisce una delle armi più efficaci per contenere i contagi legati alla recrudescenza della pandemia e alla variante Omicron, considerato che una mascherina non è per sempre e che può essere indossata una sola volta e per non oltre 7/8 ore nella stessa giornata, visto l’impatto dei costi attuali di mercato, occorre alleggerire le famiglie dal costo di acquisto considerato che questo avrà effetti pesanti sui redditi già falcidiati dagli aumenti di energia, gas, tributi locali e dei beni alimentari di prima necessità».
«Occorre per questo che Governo e Regione – conclude Iannello – anche agendo sulle Associazioni di categoria, intervengano presto per calmierare i prezzi impedendo ingiustificati rialzi, differenziazioni stridenti dei prezzi e accaparramenti speculativi. Le famiglie, a maggior ragione quelle a medio e basso reddito che costituiscono l’ossatura delle famiglie calabresi, non possono pagare oltre ogni sopportabile sacrificio i costi della pandemia»
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